Vercelli – Al “caso” dei sacchetti per la frutta, si sta aggiungendo in queste ore un altro “caso” che non ha ragione di esistere: l’allarme influenza. Parecchie persone preoccupate, anche nella nostra provincia, nella nostra città, come se ci si trovasse di fronte ad un’epidemia di Ebola, mentre in realtà non si tratta che di una semplice influenza, dagli effetti collaterali tra l’altro assai blandi, a differenza, ad esempio di quanto era accaduto in altri anni. Una comunissima influenza che non passa in un giorno, e che assai raramente necessita del ricorso agli antibiotici o al Prontoi soccorso.
Parlando anche a nome dei suoi colleghi, il Presidente dell’Ordine dei medici, Pier Giorgio Fossale, sulla sua pagina Faceboook continua a snocciolare la formula magica per affrontare l’influenza che, in questi giorni, sta arrivando al picco, prevedibile, di intensità meno nostro Paese come a Vercelli. La formula magica, è un acronimo di tre lettere: “Tpc”: Tachipirina, Pazienza e Caldo. Consigli preziosi dettati dall’esperienza e dal buonsenso.
Scrive Fossale: “I medici sono come sempre all’altezza della situazione”, e aggiunge: “Il picco è arrivato, arriva ogni anno, non è che ci siano particolari emergenze rispetto al solito, ma comunque si tratta di un periodo in cui veniamo subissati dai pazienti… Bisogna essere chiari a questo proposito, una persona under 60 in salute, a maggior ragione i 40enni, è meglio che segua il sistema TPC, Tachipirina, Pazienza e Caldo. Naturalmente in caso di persone anziane oppure con bronchiti croniche e cardiopatici bisogna subito intervenire con antibiotici e avere una cura particolare”.
E aggiunge: “Non intasate gli ambulatori medici, anche perché stressando i dottori si corre poi il rischio che nella mole di casi ordinari sfuggano le situazioni di reale gravità. E ancor di più state lontani dal Pronto Soccorso perché se non siete malati lo diventerete andandoci… Non agitatevi al primo giorno di disagio, aspettate almeno due-tre giorni, se con la cura TPC state meglio tutto si risolve, se invece i sintomi rimangono allora contattate il medico”.
