Nella mattinata odierna, per la prima volta Vercelli è stata tappa dell’iconico truck di “Una Vita da Social”, la più imponente campagna educativa itinerante della Polizia Postale e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”, con il sostegno di Google, che mira alla sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli della Rete per i minori.
Nell’arco della mattinata si sono alternati circa 500 alunni degli istituti scolastici “Lanino”, “Ferraris” e “Ferrari”, accompagnati dai docenti, e numerosi cittadini che hanno aderito all’iniziativa, tenutasi in via Galileo Ferraris, nella suggestiva cornice della Basilica di Sant’Andrea.
Gli operatori della Polizia Postale di Vercelli e di Torino, con un linguaggio semplice ma efficace, hanno affrontato diversi temi molto cari ai giovani di oggi, quali l’utilizzo responsabile dei social network, il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, l’adescamento online, i reati informatici e, più in generale, i rischi che possono derivare da un improprio o ingenuo utilizzo della rete.
L’evento è stato arricchito da personale della Questura di Vercelli, in particolare dagli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Scientifica di Vercelli e di Torino, nonché della Polizia Stradale di Vercelli, i quali hanno mostrato e raccontato ai più piccoli parte della loro attività e del servizio che offrono alla cittadinanza.
L’iniziativa è stata impreziosita dalla presenza e dal contributo delle principali Autorità locali ed, in particolare, del Prefetto della Provincia, Dott. Lucio Parente, del Questore della Provincia, Dott. Giuseppe Mariani, nonché dell’Assessore allo Sport, Eventi e Manifestazioni, Dott. Domenico Sabatino, accolti dal Dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Piemonte – Valle d’Aosta, Dott.ssa Manuela De Giorgi. All’evento hanno altresì presenziato i rappresentanti delle altre Forze di Polizia e i Vigili del Fuoco operanti sul territorio di Vercelli, nonché i Direttori scolastici degli istituti interessati.
Testimonial dell’iniziativa sono stati alcuni tra i giocatori più amati della squadra di calcio “Pro Vercelli”, Mattia Mustacchio, Gabriele Casazza e Francesco Rodio, che hanno fornito un esempio concreto di stile di vita “offline” e alternativo rispetto all’uso compulsivo di strumenti elettronici, dialogando con i ragazzi in modo affabile e coinvolgente.
Ancora una volta quindi la Polizia di Stato ha incontrato i giovani e la cittadinanza tutta al fine di promuovere e rafforzare una cultura sempre più improntata sulla legalità, sulla consapevolezza e sulla solidarietà.






L’iniziativa è necessaria
e .. forse non sufficiente
ma ENCOMIABILE
La circostanza che ora
anche Vercelli
ascenda all’Olimpo
delle 70 città ..
inorgoglisce meno !
.
https://www.miur.gov.it/-/al-via-la-x-edizione-di-una-vita-da-social-la-campagna-educativa-itinerante-della-polizia-di-stato-e-del-ministero-dell-istruzione-nell-ambito-del-pro
Dal mio punto di vista
è confortante
che tutto “parta”
dal “ministero della scuola”,
vedere PRESENTI le istituzioni
di questo pur disastrato Paese
.. di meglio non c’è
forse Mustacchio ..
sarà, azzardo un’ipotesi,.
conosciuto ed amato
.. dall’1% dei 15enni vercellesi
.. (dopo il gol mancato
col Vicenza .. 0,9%)
.. ci vorrebbe un influencer
di professione e. . non sputt…
..
Un po’ meno sicuro
mi sento nell’apprendere
del “patrocinio” di gugol
che del disastro sociale
è PRIVATO è non italiana
CAUSA primaria
.. come certi individui
presunti mecenati
(spesso definiti
come filantropi
ma veri affaristi
capitalisti senza scrupoli)
che controllano sempre
più direttamente (o es.) la sanità
, e il viver civile del nostro
pur disastrato Paese
(attingendone le risorse)
..
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/0000/00/00/una-vita-da-social/