Rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, oggi 6 aprile, la diga dell’Ingagna ha più che dimezzato la sua disponibilità di acqua accumulata passando dal 53,1 per cento al 24,4; l’Ostola è addirittura scesa dal 100 per cento dell’aprile 2002 al 23,1, e la Ravasanella dal 94,2 per cento al 31,2.
“Sono dati mai riscontrati prima d’ora – ha detto questa mattina in una conferenza stampa il presidente del Consorzio di Bonifica della Baraggia, Leonardo Gili – e molto preoccupanti, al punto da farci dire che, al momento, non ci sono le disponibilità per dare acqua alle risaie del Biellese, anche se l’allagamento delle risaie è stato spostato molto più avanti, dai tradizionali mesi di marzo-aprile a maggio-giugno”. Biellese dunque in grave difficoltà, a Vercellese prossimo agli stessi problemi.
Gili è stato esplicito: “Con la disponibilità di acqua attuale non possiamo aprire all’irrigazione, la poca acqua accumulata servirà per il potabile. Non ci fossero statele nostre tre dighe, oggi non avremo neppure quella e dunque il ‘no’ al potenziamento dell’invaso sul Sessera si sta dimostrando una scelta drammaticamente perdente”.
Per sollecitare quelle che ritiene opere assolutamente indispensabili, il Consorzio ha avviato una raccolta di firme che è già partita e che ha raggiunto quota 1.500. Nella petizione si chiedono i potenziamenti della diga sul torrente Sessera, dell’invaso sul torrente Ingagna con la traversa sull’Elvo nonché il potenziamento, con l’utilizzo di sopralzi, degli invasi sui torrenti Ostola e Ravasanella; infine la realizzazione di una nuova traversa sul fiume Sesia.
A proposito di traverse già presenti sulla Sesia, Gili ha detto che è stata attivata quella in territorio di Gattinara che in questi momento sta erogando solo 27.600 metri cubi al giorno contro una potenzialità di ben 345 mila. E questo è un dato che dice, più di ogni altro, il momento davvero drammatico della situazione del nostro fiume principale. “Al punto – ha detto ancora il presidente del Baraggia – che non è stata attivata, come avveniva di solito, la seconda traversa più a valle”.
Con disappunto, Gili ha infine ricordato che il piano del Consorzio contro la siccità è stato illustrato in tuttigli ambiti politico-istituzionali, ma sinora non è arrivata alcuna risposta concreta. “Il Consorzio della Baraggia – ha commentato Gili – è stato lasciato solo, ma noi andiamo avanti studiando soluzioni per aiutare la nostra terra, la nostra gente”.
Edm






Con la raccolta firme si vorrebbe convincere chi ha l’acqua a dividerla con il proprio fratello, vicino di terra? .. ho paura che Il Consorzio della Baraggia dovrà cambiare strategia, ci sono due possibilità
1) far prevalere le proprie necessità creando una armata militare tipo Gruppo Wagner (o Группа Вагнера), in alternativa,
2) promuovere presso il popolo una iniziativa di Canti di pioggia in Baraggia, sempre ispirandosi a .. Wagner (+)
..
(+) Richard Wagner – Cavalcata delle Valchirie
https://www.youtube.com/watch?v=-lxlQITXBAQ