Cambia nome e si dota anche di un nuovo emblema la Camera di Commercio nata dalla fusione degli Enti di Biella e Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola che d’ora in poi si chiamerà “Monte Rosa, Laghi e Alto Piemonte”. La nuova denominazione e l’embelma sono stati presentati oggi, a Biella, presso la Fondazione Pistoletto, e includono tutti gli elementi identitari dei territori di riferimento della Camera di Commercio allargata, nata ufficialmente il 22 dicembre 2021.
Oltre al nome, come detto, la Camera di Commercio ha adottato anche un nuovo emblema, che si affianca al marchio distintivo del sistema camerale.
“Promuovere lo sviluppo delle imprese rappresenta la mission degli Enti camerali, che svolgono un ruolo di corpo intermedio strategico per l’economia locale» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte «La conoscenza delle specificità territoriali è fondamentale per mettere in atto interventi efficaci e rispondenti ai bisogni reali degli imprenditori: con la nuova denominazione e il nuovo emblema abbiamo voluto esprimere gli elementi identitari che contraddistinguono l’area di competenza dell’Ente camerale, rafforzando e valorizzando il legame con un territorio che, grazie all’accorpamento delle Camere di Commercio, rappresenta la seconda area piemontese per numero di imprese”.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il vice presidente della Camera di Commercio Alessandro Ciccioni: «La nascita dell’Ente camerale rappresenta una ricchezza per ciascuna delle realtà provinciali coinvolte, che possono contare su un patrimonio di vocazioni e risorse territoriali ancor più diversificato: per l’elaborazione del nuovo emblema abbiamo dunque pensato di coinvolgere Michelangelo Pistoletto, artista apprezzato a livello internazionale e fortemente legato al suo territorio di origine, il Biellese».
«Il simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi» commenta l’artista Michelangelo Pistoletto «I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità».
Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, aggiunge: «Con il simbolo del Terzo Paradiso la Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte si fa portatrice e interprete di un programma fondato sull’armonia tra la natura e l’artificio tra il pianeta e la nostra industria. La collaborazione tra l’arte, l’ecologia e il settore imprenditoriale-commerciale rappresenta un segnale che caratterizza in modo speciale il nostro territorio ma è di interesse per tutti».
“Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte” .. fa pensare che lo scopo non sia più tanto l’accumulazione di vil danaro, frutto inevitabile del commercio (fenomeno del resto in regresso, grazie all’emergere di una nuova realtà sociale, quella dell’apartheid sociale-era-covid) .. quanto piuttosto che lo slancio elaborativo sia tutto proteso verso il libero pensiero, l’utopia, in direzione degli spazi infiniti che il paesaggio piemontese riserva al viandante (che comunque oggi rivive prevalentemente solo grazie al mondo do internet). Poi il simbolo dell’infinito che prevale a chi ammira la bella carta intestata delude un po’ (ma è un’impressione del tutto personale) .. rimanda alla matematica pura o alle scuole superiori. Al massimo, sforzandomi parecchio, all’Istituto alberghiero. Simbolo un po’ arido, malgrado i buoni propositi!? Spero almeno che i documenti siano scritti su carta che riproponga a tinte sfumate, che diano l’idea dell’acquarello, le mille vedute di Monte Rosa, Laghi e dell’Alto Piemonte (facendo attenzione a non includervi il Basso Piemonte perché usciremmo completamente dalla ragione sociale), per esempio si potrebbe mostrare il contraltare di quest’opera del Grande Pistoletto:
https://www.museoomero.it/eventi/il-paesaggio-e-litalia-riciclata-di-michelangelo-pistoletto/
Una nuova traccia: https://www.lasepolturadellaletteratura.it/specchio-pistoletto-anni-sessanta/
qui l’infinito e alcune opere arrivano fino ad Assisi e .. Parigi, andrebbe benissimo in Oropa!!?
http://www.oicosriflessioni.it/2018/12/14/29735/