Il primo spettacolo di dicembre della stagione teatrale è l’adattamento di uno dei capolavori di William Shakespeare. Questa sera, martedì, ore 21 al Civico andrà in scena La tempesta, opera in cinque atti scritta dal Bardo tra il 1610 e il 1611.
La particolarità di questa rappresentazione è che sarà audiodescritta per i non vedenti, grazie a Teatro No Limits, progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì.
La Tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati.
Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico.
L’opera narra la storia del mago Prospero, già duca di Milano, spodestato dal fratello usurpatore, e costretto a trovar riparo, con la figlia Miranda, in una sperduta isola. Qui, con la spiritella Ariel e con il selvaggio Calibano, tesse la sua trama per vendicarsi di chi l’ha tradito e per tornare alla antica vita.
Prospero compie allora le sue magie: su una pedana di legno che sovrasta il palcoscenico – che è isola e a sua volta scena – si muovono i personaggi, in cui spiccano i caratteri comici per il travolgente sovvertimento di ogni regola e di ogni piano emotivo.
Per informazioni sui biglietti cliccare qui.