Un pomeriggio nel cortile della fontana del Museo Leone sapientemente miscelato di leggerezza, intelligenza e allegria. E’ quanto “Il Porto” ha offerto domenica ai suoi numerosi fans accorsi per festeggiare i vent’anni dell’associazione culturale vercellese. Lo spasso è durato quasi due ore che sono sembrate due minuti.
Cinzia Ordine, Roberto Sbaratto e Giulio Dogliotti hanno curato nei dettagli lo spettacolo, che si intitolava “5X4=20”, sotto gli occhi dei due altri soci fondatori dell’Associazione, i fratelli Patrizia e Paolo Pomati, e quelli del presidente del “Leone” (la Casa del “Porto”), Gianni Mentigazzi.
Per donare un pomeriggio indimenticabile agli spettatori, Sbaratto ha scelto, e non poteva essere altrimenti, la fantastica attrice “stabile” della compagnia, Lorena Crepaldi (che si è confermata anche cantante di tutto rispetto), un altro “vecchio amico” come il contrabbassista Stefano Profeta e due altri musicisti, un “nuovo amico” qual è il batterista Luca Roffino e un “nuovissimo amico”, il pianista Fabio Gorlier.
Presentati da Cinzia Ordine, i cinque sono stati semplicemente fenomenali, hanno recitato e suonato Neruda e Marcello Marchesi, Prévert e Montale, e cantato Jannacci (“Veronica , amavi solo la musica sinfonica /: Veronica, perché? Veronica. In pé…”) e Giorgio Gaber (“Quel giorno che mi hai detto ‘adesso basta!’ / io zitto, preferivo non sentire /. Ma tu hai insistito: ‘No, sul serio basta /. Come se fosse facile capire”). Ironia e poesia.
Un veloce compendio di vent’anni di attività, partiti in piazza Cavour, nel settembre del 2004 su invito dell’assessore alla Cultura che adesso scriverà una delle prefazioni del libro su questi vent’anni, di prossima uscita.
Abituati a superare anche le inevitabili difficoltà che si incontrato durante le realizzazioni artistiche, i magnifici cinque sono riusciti anche ad aggirare (sempre con ironia) musiche e schiamazzi provenienti – e non poteva essere diversamente – dalla vicina Festa dello Sport in piazza Cavour. Non scriviamo che hanno conquistato il folto pubblico perché suonerebbe pleonastico. Era il loro pubblico, che da sempre li ama. Domenica, se era possibile, li ha amati ancora di più. In pè…
Edm





