Il Nuovo Dpcm e le nuove restrizioni dal 16 gennaio

In assenza di una strategia vaccinale che abbia assicurato un vero cambio di marcia al Paese, nel pieno di una crisi di governo che porta l’attuale esecutivo alla conta dei voti che lo sostengono, la quale avverà in Parlamento da lunedì, e facendo ancora una volta leva sulla “paura” in questo caso della terza ondata di contagi ancora più pesanti, il Premier Conte e i suoi ministri hanno dato l’ok al nuovo Dpcm che distribuisce ancora una volta restrizioni e chiusure, imponendo agli italiani di sottomettervisi. Il tutto, all’interno di una cornice di sempre maggiore esasperazione della classe media dei lavoratori, partite iva e piccoli imprenditori, stremati da un anno di chiusure senza “paracadute” visto che nella maggior parte dei casi i famosi “ristori” sono arrivati con il contagocce e comunque insufficienti a compensare le mancate entrate e il possibile fallimento della propria attività

La nuova stretta imposta dal Premier Conte e dal Ministro della Salute Speranza, supportato dai consiglieri delle varie task force, dal 16 gennaio cambia colori e restrizioni con regioni in bilico verso un ulteriore giro di vite: ad esempio vanno verso una quasi certa zona rossa Lombardia, Emilia Romagna e Calabria.
Dieci fra regioni e province autonome marciano invece verso la zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In zona gialla potrebbero restare Campania Molise e Toscana. In questo panorama il Dpcm prevede divieto di spostamento tra regione fino al 15 febbraio, ancora piste da sci chiuse fino al 15 febbraio, musei aperti in zona gialla, un ulteriore fermo per palestre e piscine e il divieto di asporto dai bar dopo le 18. Musei aperti in zona gialla dal lunedì al venerdì, con particolari protocolli anti contagio, ma chiusi al sabato e alla domenica.

Il nuovo testo sarà definitivo dal pomeriggio di oggi 15 gennaio.

Ecco il riassunto delle norme principali:

Zone arancioni e rosse
La nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza impone un nuovo giro di vite per le regioni e le province autonome, e per farlo crea nuove regole che hanno inasprito i parametri di accesso alle zone dove i contagi corrono di più. Verso la zona rossa Lombardia, l’Emilia Romagna e Calabria. Dieci fra regioni e province autonome vanno verso la zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In zona gialla potrebbero restare Campania Molise e Toscana.

Nasce una nuova norma “anti movida” con il divieto di asporto dai bar dopo le 18
Nuova stretta per i bar: cibi e bevande potranno essere acquistati nei bar solo fino alle 18. Nel dettaglio, l’asporto – in base al nuovo dpcm – è consentito solo fino alle 18 per i codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati). Più in generale, invece, le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è possibile per un massimo di quattro persone per tavolo, a meno che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive, limitatamente ai clienti che alloggiano nella struttura.

Vietato spostarsi fra regioni, anche gialle
Dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. Consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di necessità o di salute. É comunque permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione negli orari consentiti.

Divieto di spostamento dalle 22 alle 5
Confermato il divieto di spostamento dalle 22 alle 5 del mattino successivo. Sono permessi esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute. Il dpcm raccomanda «fortemente», per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. É sempre possibile fare rientro a casa negli orari consentiti.

Le regole per le seconde case, irraggiungibili in zona arancione se fuori dal comune
Vietato andare nelle seconde case fuori regione. In caso ci si trovi in una zona arancione si possono raggiungere solo le seconde case che siano nel comune. Sempre valida la deroga che autorizza lo spostamento per riparare un guasto sopravvenuto o per recuperare oggetti o materiali indispensabili. É, però, una autorizzazione a tempo, valida solo per il periodo strettamente necessario a risolvere il problema.

Arrivano le zone bianche
Prevista l’istituzione di zone bianche, dove il virus presenta uno scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, con incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. In queste zone le attività potranno essere aperte.

Chiuse le piste da sci
Piste da sci chiuse fino al 15 febbraio 2021. Da quella data gli impianti saranno aperti agli sciatori amatoriali solo dopo l’adozione di linee guida ad hoc da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome, validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e assembramenti. Gli impianti possono essere utilizzati attualmente solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato italiano paralimpico o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di queste competizioni.

Palestre e piscine ancora chiuse
Restano chiuse fino al 5 marzo palestre e piscine. Il Cts sta studiando linee guida ad hoc proposte dal ministero dello Sport che consentiranno di autorizzare le lezioni individuali.

Visite a parenti ed amici
In zona gialla consentito lo spostamento, in ambito regionale, verso una sola abitazione privata abitata, solo una volta al giorno, fra le 5 e le 22, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi. Possibile farsi accompagnare dai minori di 14 anni sui quali si esercita la potestà genitoriale e dalle persone disabili o non autosufficienti conviventi. In zona arancione questi spostamenti riguardano solo l’ambito comunale. In queste zone sono però consentiti gli spostamenti fra piccoli comuni, al di sotto dei 5mila abitanti, in un raggio di 30 chilometri, ma mai verso capoluoghi di provincia.

Musei e mostre aperte solo in zona gialla
Le nuove disposizioni prevedono, in zona gialla, l’apertura al pubblico di musei, istituti e luoghi di cultura, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi. Aperte anche le mostre. Tutti dovranno garantire ingressi contingentati e distanziamento di almeno un metro. Vige comunque il divieto di assembramento. Andranno rispettati protocolli ed eventuali linee guida adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le amministrazioni e i gestori dei musei, degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, anche a tutela dei lavoratori. Restano chiusi cinema e teatri.

Dad alle superiori
Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, le lezioni si svolgano in presenza almeno al 50% e fino a una massimo del 75 per cento. La restante parte dell’attività didattica potrà essere svolta in didattica a distanza. Va però ricordatoc he su questa norma intervengono le varie ordinanza regionali che possono imporre nuove e diverse restrizioni.

Nei fine settimana: librerie aperte
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali nei mercati e in centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture assimilabili. Fanno eccezione farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

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