Il Piemonte zona arancione ma da domenica: sabato sarà ancora giallo

Il nuovo Dpcm che individua le nuove zone colorate a seconda del gradiente di rischio contagio individuato dal Governo è stato firmato. Ma entrerà in vigore solo domani con le nuove norme a partire da domenica 17 gennaio. Per cui il Piemonte fino a domani, sabato 16 gennaio 2021, compreso, sarà in zona gialla quindi resteranno valide le restrizioni che già vi erano questa settimana con l’unica eccezione del divieto di spostamento tra regione gialle, che fino a oggi era consentito. A partire dalla mezzanotte quando si passerà a domenica 17 gennaio, e fino a tutto il 30 gennaio, quando verrà rivista la situazione, invece le cose cambieranno: il nostro territorio diventa zona arancione.

Leggi qui il riassunto delle norme per la zona arancione.

In base all’ultimo monitoraggio che tiene in considerazione in particolare l’andamento dell’Rt (se una Regione presenta un indice Rt a livello 1 (il Piemonte sarebbe a 1,1) o se riscontra un’incidenza di 50 casi ogni 100 mila abitanti, si passa in arancione, e così con le modifiche introdotte dal decreto, solo 6 regioni restano gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Tutte le altre – Piemonte compreso – passano in zona arancione, mentre la Lombardia e la Sicilia diventano rosse.

 

Il Presidente della Regione Alberto Cirio, in serata, ha dichiarato: “I dati della nostra regione ci collocano in zona arancione come conseguenza delle nuove misure più restrittive adottate a livello nazionale per l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Tuttavia è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che il Piemonte ha saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati. Mi riferisco in particolare al mondo dello sci, ristoranti e bar. Su questi ultimi mi auguro che da Roma rivedano la scelta di bloccare l’asporto a partire dalle 18, perché come ho segnalato in Conferenza delle Regioni è una decisione solo punitiva che risulta poco comprensibile. Per quanto riguarda la scuola, come previsto dal Comitato tecnico scientifico nazionale e dal Governo, da lunedì anche le scuole superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. Questo anche grazie al Piano Scuola sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza. Ma non abbasseremo la guardia e monitoreremo la situazione a scuola ogni giorno, per intercettare subito eventuali criticità ed intervenire in modo immediato con misure più restrittive se la situazione epidemiologica dovesse renderlo necessario”.

 

 

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