Domenica 3 marzo al Civico l’omaggio del “Porto” a Giorgio Gaber

Dopo aver celebrato Enzo Jannacci, la macchina del buon gusto musicale e dell’intelligenza messa in moto dal trio Roberto Sbaratto, Cinzia Ordine e Giulio Dogliotti si rimette in moto per onorare un altro vero grande della musica leggera italia, Giorgio Gaber. Domenica 3 marzo, al teatro Civico, con inizio alle 17, va infatti in scena ovviamente a cura dell’Associazione Culturale “Il Porto”, lo spettacolo “Se ci fosse…Gaber”. Oltre a Sbaratto (voce narrate e chitarra) suoneranno Fabio Gorlier e Luigi Ranghino (alle tastiere), Stefano Profeta (al contrabbasso), Tommaso Profeta (al sax) e Luca Roffino (alla batteria).

Come hanno spiegato Sbaratto, Ordine e Dogliotti in conferenza stampa, nel lavoro che i vercellesi potranno gustare fra tre domeniche al Civico non ci sarà una sola parola che non sia stata di Gaber: tutto ciò grazie ad una puntigliosa ricerca fatta da Sbaratto, che ha candidamente confessato di non essere stato tra i fans del cantautore milanese quando era ancora in vita, ma di averlo riscoperto e apprezzato adesso anche grazie ad un’attenta e coinvolgente lettura dei testi di Sandro Luporini, il paroliere (tuttora vivente) con cui Gaber ha scritto tutte le sue canzoni. 

E attraverso questa nuova lettura, le tante scoperte. Prima fra tutte, quella che alla base di gran parte della produzione dei due amici ci fosse il tema ricorrente del ‘68, e ciò nonostante il fatto che entrambi non l’avessero vissuto direttamente perché Gaber nel 1968 aveva ventinove anni e Luporini trentotto, insomma già due “matusa” per l’epoca. Ma dal ‘68 i due autori hanno tratto quella voglia di “cambiare il mondo” che traspare in gran parte delle loro canzoni, voglia di cambiare abbinata indissolubilmente –  come ha sottolineato Sbaratto in conferenza stampa – da quella ricerca costante del “rigore”, che in fondo è stato il vero marchio di fabbrica di Gaber.

“Se ci fosse…Gaber” prende spunto da una delle ultime canzoni del cantautore (ma anche attore e drammaturgo) per spostare la sua poetica, concepita ben prima dell’avvento dei social, visto che Gaber morì il primo giorno del 2003, ai giorni nostri. La prima parte dello spettacolo al Civico verterà esclusivamente solo sulla proposta di parole scritte e pronunciate da Gaber. Nella seconda parte parlerà anche la musica, nel solco di quanto lo stesso Gaber proponeva nei suoi spettacoli teatrali in cui, abbandonata definitivamente la chance televisiva, egli imbracciava la chitarra e cantava “Porta Romana” e “Il Riccardo”.

“Se ci fosse…Gaber” va in scena con l’appoggio della “Fondazione Gaber” del Comune di Vercelli e  con la sponsorizzazione di  “Vintage Delirium” e della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

I biglietti (che costano venti euro, ridotto diciotto euro) sono già in vendita tutti i venerdì alla biglietteria del Civico dalle 17,30 alle 19,30 e tutti i sabati dalle 10 alle 12, e lo saranno anche domenica 3 marzo a partire dalle 16.

Edm

 

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5 Commenti

  1. Parlar di Gaber
    senza essere (proprio) Gaber
    non è facile,
    ma in questo caso
    siamo certi
    ne uscirà il massimo possibile.
    ..
    “Se ci fosse .. Gaber” .(oggi)
    . che farebbe? che direbbe?
    Se il Signor G
    davvero si caratterizza
    per il “rigore”
    certamente ci racconterà,
    (e vedrà) .guardandosi attorno
    (e, soprattutto, “in alto”)
    di tanti “autogol”

  2. Qui lo spiega in dettaglio,
    prima di cantarceli
    (anche Lui .. prima)
    e lo fa per coloro a cui
    il testo-solo non bastasse
    essendo .. nati troppo “dopo”
    . proprio come la Schlein
    (ci spiegò un giorno,
    quel che noi vecchi
    non avevamo compreso,
    “non potevamo capire”)
    non può intendere il comunismo
    .. neppure leggendolo sui libri
    ..
    Giorgio Gaber – il dilemma
    https://youtu.be/0KG8XGtZd-o?si=zS-4DjMeIxSxkBHN

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