Vercelli – Nella sua Palestro, a Vercelli e in tutta la provincia, ha suscitato ernome cordoglio e altrettanta commozione la prematura scomparsa, a soli 40 anni, della farmacista e scrittrice Elena Carisio.
La giovane donna si è arresa ad una malattia che aveva affrontato con grande coraggio e speranza, lasciando nel dolore il marito Mario Ossoli le figlie Francesca e Matilde, la mamma, il papà, il fratello, gli suoceri e tutti i loro familiari.
I funerali saranno celebrati domani, martedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Palestro, partendo dall’abitazione di via Ossario 18.
Definita da tutti una donna semplicemente straordinaria, generosa, simpatica e altruista, Elena Carisio aveva scritto due libri per le edizioni “Effedì” di Vercelli. Il primo si intitolava “Volevo conoscere Luciano Ligabue: storia di nebbie e rane”. La divertente vicenda e il titolo erano giunti all’orecchio del cantautore di Correggio, che aveva deciso di incontrarla. E per Elena, assicurano le tante amiche che le volevano bene e che ora sono distrutte dal dolore, era stato un giorno bellissimo.
Successivamente, Elena Carisio aveva pubblicato, sempre presso l’editrice vercellese, un altro romanzo, “Contro il cielo”, promuovendo, anche con il ricavato delle vendite, l’acquisto degli strumenti musicali per la mini-banda storica dei Comuni terremotati di Acquasanta Terme e di Arquata del Tronto, nell’Ascolano. Ed era riuscita a far acquistate un oboe e un clarinetto con l’appoggio dell’Avis, della Soms di Palestro e della Dosio Music di Vercelli.
Un bellissimo sogno, che era riuscita a coronare con la semplicità del cuore e con la sua innata generosità. Purtroppo il sogno di tutti, e cioè che riuscisse a sconfiggere il male, non si è purtroppo avverato, ed ecco perché oggi sono in tantissimi a piangerla, stringendosi ai suoi cari.
