Ho lavorato trentacinque anni per “La Stampa” e amo dunque questo giornale che ha rappresentato per me qualcosa di irrinunciabile per gran parte della mia vita. Ma sono anche un grande appassionato di sport, ed in modo particolare di atletica leggera: da ragazzino ho seguito alla radio e nella prima televisione in bianco e nero le Olimpiadi di Roma, Tokyo e poi di Città del Messico, esaltandomi per le imprese di Bob Beamon nel salto in lungo (quell’8,90 che ha resistito come record del mondo ben ventitré anni) e del nostro Giuseppe Gentile nel triplo. Sapevo a memoria quasi tutti i record mondiali e italiani, e una delle più belle cose che mi sono accadute in tanti anni di giornalismo è di essere entrato in contatto con il mio idolo assoluto e di potere dargli del “tu”: lo stroppianese Livio Berruti.
Amando l’atletica sono rimasto quandi sfavorevolmente colpito dal titolo de “La Stampa” on line di ieri, appena dopo la prima semifinale dei cento metri: “Jacobs flop”. Liquidare come un “flop” la prestazione del nostro campione olimpico ed europeo significa, mi scusi il titolista che tiro in ballo, essere davvero poco competente in materia. Si sarebbe potuto parlare di “flop” se in questa stagione agonistica Jacobs fosse stato tra i favoriti e se quindi avesse fallito l’impresa di difendere la sua corona olimpica ad un Mondiale. Ma le cose non stavano affatto così. Dopo gli europei indoor di marzo, in cui ha conquistato la medaglia d’argento nei sessanta metri dietro al connazionale Samuele Ceccarelli, Marcell Jacobs non è riuscito a prepararsi adeguatamente per Budapest a causa dei soliti problemi fisici: si è allenato come ha potuto e a partecipato a pochissime gare ufficiali, per non dire quasi a nessuna.
Per questa ragione fino a pochi giorni fa, la sua partecipazione ai Mondiali era addirittura in forse, altro che favorito! Eppure, con grande e ammirevole orgoglio, si è presentato lo stesso e, pur faticosamente, a differenza nel nuovo amico-rivale Ceccarelli, è riuscito a superare il primo turno con un per lui tutto sommato modesto 10” e 15, che comunque rappresentava la sua miglior prestazione stagionale.
Ma il giorno dopo, nella semifinale, vinta dal futuro campione del mondo, lo statunitense Fred Kerley con 9” e 87 (in finale sarebbe sceso a 9” e 83), ha corso assai meglio, arrivando a sfiorare (per soli 4 centesimi) la finale e correndo un decimo in meno del turno precedente: 10” e 05. Solo chi non ha la più pallida idea di che cosa significhi migliorarsi di un decimo nei cento metri a distanza di sole 24 ore può parlare frettolosamente di “flop”. Il titolo giusto sarebbe stato: “Grazie lo steso, Jacobs”. Perché la sua, vista le premesse, è stata un’impresa che può essere quasi paragonata all’oro di Tokyo.
A proposito, quel 9” e 80 del 1° agosto 2021 è stato solo sfiorato da Kerley e rimane tutt’ora il record europeo sui cento metri. Tra pochi giorni è possibile che Kerley – in forma devastante – ci tolga il record europeo sui duecento di Mennea, che fu anche mondiale, dopo 44 anni. Ma per i cento metri il record continentale di un italiano resta ancora in cassaforte, almeno per quest’anno.
Enrico De Maria
I 100mt. piani vedono il record del mondo
ancora in apparenza irraggiungibile:
..
100M Berlino 2009 Usain Bolt 9.58 WR ITA Rai Due
https://www.youtube.com/watch?v=jIwAXme6X7s
“flop”
i titolisti cercano di suscitare clamore ..
a volte il contenuto dell’articolo
contrasta con il titolo.
Purtroppo il titolo non sono riuscito a trovarlo
tantomeno a confrontarlo con l’articolo!
Che si siano accorti dell’esagerazione,
e l’abbianto cambiato?
..
Un altro caso di titolo assurdo
riguarda “il mio idolo”
un vecchietto (37 anni)
che primeggia ancora
e, pur se non mai punturato:
VINCE 5-7 7-6 7-6
.. ma si titola negando circolarmente la realtà:
“Alcaraz sconfitto ma ora è più forte di Djokovic”
MOSCA 1980 FINALE SUI 200 METRI MENNEA
CON TELECRONACA RAI DI PAOLO ROSI
https://www.youtube.com/watch?v=Fr5U7t-HR9A
Anche ilFatto usa l’insinuazione
e vaghe ipotesi, insieme alla parolaccia
..
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/08/22/dubbi-illazioni-inchieste-e-sponsor-cronaca-di-un-flop-chiamato-jacobs/7267853/
Sempre sul problema
dell’alimentazione
(o “dell’alimentazione”)
riporto
senza convinzione
quest’articolo
sul “mio idolo”
..
https://www.eurosport.it/tennis/us-open/2023/l-incredibile-dieta-di-novak-djokovic-tanto-tofu-frullati-verdi-mieli-speciali-e-14-16-ore-di-digiun_sto9754433/story.shtml
Per dare un argomento
agli invidiosi
ai vaccinisti
e ai giovanilisti
ecco .. suggerisco
la lettura di questo articolo
(sempre sul mio idolo)
in particolare riguardo al
“toilet break”
.. ricordando che
.. comunque ..
stavano sull’ 1-1
..
https://www.tennisworlditalia.com/tennis/news/Novak_Djokovic/89687/roddick-analizza-la-finale-tra-novak-djokovic-e-carlos-alcaraz-le-sue-parole/
Il clima della N.Y. settembrina
dovrebbe essere piuttosto gradevole
.. staremo a vedere come andrà
l’open degli US .
.. e il “cambiamento climatico”;
..
oggi, per Vercelli, alcuni media
parlano come i record-day
.. strabiliante!
.. ma. . ho controllato
nello lstesso giorno
e l’anno scorso c’era un solo grado in meno
(non so uno o due giorni ..
prima o dopo..)
..
https://www.newyorkfacile.it/eventi/settembre-new-york/#:~:text=Inoltre%20a%20settembre%20a%20New,per%20le%20ore%20pi%C3%B9%20fredde.
Errorone nell’articolo. Parli di Kerley ma intendi Noah Lyles.