I dati degli strumenti di lotta al Covid in Piemonte. L’assessore Tronzano: “L’impegno è massimo”. A Casale si studia come conservare il vaccino quando arriverà

In un contesto di grande allarme per la recrudescenza pesante di contagi per il Covid, con il Piemonte in zona rossa che sta afforntando molte difficoltà, e con i dati che si accavallano spesso creando confusione, la Regione tiene a puntualizzare quale sia la situazione oggi rispetto al marzo scorso, spiegano anche le azioni intraprese.

L’assessore al Bilancio del Piemonte, Andrea Tronzano

A fare chiarezza è un interessante post, pubblicato su Facebook in mattinata dall’Assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano, nel quale sono analizzate le azioni messe in campo da marzo a oggi. Ma dal quale si evince anche che la Regione si è già mossa per individuare le strutture più idonee dove immagazzinare il vaccino, nella speranza che a breve sia disponibile, il quale a quanto pare ha necessità di essere conservato a temperature assai basse prima di essere utilizzato. Addirittura si sa che per essere utilizzato, parlando del vaccino Pfizer, sono necessari degli ultra congelatori compatti in grado di conservarlo in perfetto stato, così come avviene anche per latri farmaci e vaccini, che devono poter garantire temperature comprese tra i -60 e -86 gradi.  Da noi, spiega Andrea Tronzano, “Con il distretto del freddo di Casale stiamo studiando le modalità di conservazione dell’eventuale vaccino contro il coronavirus”.

Tornando ai dati, l’assessore al Bilancio scrive:

“Per aiutare a fare chiarezza, ecco alcuni dati utili e significativi sulla sanità piemontese da marzo a oggi:

Al 13 novembre sono stati fatti 22mila tamponi, il giorno precedente 25.000 contro un obiettivo governativo di 11mila. Pensate a quanti pochi tamponi si facevano a marzo e ad aprile rispetto a oggi. C’è stato uno sviluppo costante.

Capitolo laboratori (per l’analisi dei tamponi): da 2 che ci siamo trovati a marzo siamo arrivati agli attuali 28 di cui 7 privati e 4 ancora si aggiungeranno.

Assunzioni: abbiamo 3492 persone in più rispetto a marzo 2020, di cui 625 medici, 1318 infermieri, 1549 persone con altri profili (quali Oss ad esempio).

Abbiamo realizzato 88 Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale, volte a implementare la gestione dell’emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19) con oltre 500 medici operativi all’interno.

Capitolo posti letto: oggi ci sono 5.500 posti letto dedicati al Covid che sono 2mila in più di quanti ne occupammo a marzo. Ricordo infatti che da giugno a settembre non siamo stati con le mani in mano ma ci siamo preparati a fronteggiare una nuova ondata che però per numero di persone contagiate è fino a 8 volte più alta che a marzo.

Terapie intensive: sono 614 i posti potenziali di terapia intensiva a cui a breve se ne aggiungeranno altri 100; a marzo erano 327.

Ricoveri: il 13 novembre i ricoveri negli ospedali sono stati meno di 50; 7 giorni fa erano oltre 200. In Piemonte la media dei ricoveri è più alta ovvero ogni 100 casi positivi vengono ricoverati in 8 o 9; nel resto d’Italia solo 4. Per questo motivo, ieri, abbiamo firmato un’integrazione del protocollo con i medici di medicina generale (medici di famiglia) in modo che si implementino le cure a domicilio e si dia loro la possibilità di fare i tamponi rapidi.

Dispositivi di Protezione: sono state fatte scorte sufficienti per il personale sanitario con ffp2 e 3 e camici”.

Conclude Tronzano: “Tutto ciò è programmazione del governo regionale con la realizzazione del Dirmei che è il dipartimento emergenze malattie infettive ed è la gamba sanitaria dell’unità di crisi. Abbiamo massima attenzione sulle Rsa. In queste strutture i tamponi rapidi sono fatti ogni 15 gg: la protezione civile porta in ogni Rsa ogni 15 giorni il pacchetto dei tamponi rapidi per tenere costantemente sotto controllo la situazione.

Infine sui vaccini antinfluenzali: nel 2019 sono stai ordinati 700mila vaccini. Nel 2020 ne abbiamo comprati 1.100.000. Al 12 novembre erano stati distribuiti 700mila dosi, di cui 478.393 già somministrati dai medici di medicina generale. Altri 200mila vaccini sono in consegna da questo martedì fino ad arrivare in tempi rapidi ad oltre un milione. Stiamo verificando con il distributore la tempistica di consegna perché non ci devono essere rallentamenti”.

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Un resoconto dettagliato, un impegno che ad una prima analisi lascia presupporre benefici e non danni. Ma, per i vaccini (ad esempio) siamo sicuri ? Io no. Chi ha convintio gli “addetti ai lavori” ?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here