Si avvicina il Santo Natale, e la città di Vercelli sta lavorando, affinchè una delle zone un tempo “nobili” della città, che negli ultimi anni ha però vissuto momenti di decadenza, torni al suo antico splendore. Prenderà il via domenica 8 dicembre, con il vernissage di inaugurazione, il “Progetto VIA” (Vercelli In Arte), un’opera mirata alla rigenerazione urbana in via Galileo Ferraris; un progetto promosso da Comune di Vercelli, Ascom Vercelli, Atena, Asm, Iren, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Itaca Vercelli, Liceo Artistico Lagrangia e Mau Torino, che vuole rappresentare l’inizio di un percorso a medio-lungo termine, che riguarderà la zona in questione e non solo.
“L’obiettivo – evidenzia Andrea Barasolo, Direttore di Ascom Vercelli – è quello di rivitalizzare un’area commercialmente depressa e ormai vittima di una conseguente situazione di degrado che ha portato anche problemi di decoro urbano. Così, in accordo con l’amministrazione comunale, Ascom Vercelli ha pensato a un progetto, in collaborazione con il Mau (Museo Architettura Urbana) di Torino. Un progetto a “serrande abbassate” cui hanno già aderito otto negozi chiusi, con diciassette vetrine totali; questa fase, permetterà di riaccendere le luci in queste vetrine all’interno delle quali, per tutta la durata del periodo natalizio, verranno esposte opere d’arte degli artisti del Mau. Questo è il primo passo, cui seguiranno in futuro altre iniziative volte a riqualificare l’area, un progetto pilota che, in caso di buona riuscita, potrebbe essere riproposto altrove”.
Opere che sono state presentate, nel corso della conferenza stampa, da Vito Navolio, uno degli artisti di punta del museo torinese. “Le opere sono tutte di artisti giovani o comunque emergenti, e prendono ispirazione dalla contemporaneità, in tutte le sue sfaccettature. L’arte contemporanea è fondamentale se si vuole dare nuova visibilità alla città. L’arte, serve a condurre le persone dove vogliamo noi. Nello specifico, una persona che arriva in stazione a Vercelli, si trova subito di fronte un monumento importantissimo come la Basilica di Sant’Andrea e, successivamente imbocca via Galileo Ferraris per dirigersi verso il centro. Con un percorso artistico strutturato nella giusta misura, noi possiamo condurre il visitatore sia nel centro della città o in qualsiasi altra direzione noi vogliamo indirizzarlo. L’importante è utilizzare nella maniera corretta gli strumenti, ossia l’arte, a nostra disposizione per stuzzicare la curiosità e far muovere le persone lungo un determinato percorso”.
APPUNTI sul testo, fatti con intento umoristico .. per “confondere” positivamente il lettore di TgVercelli ..
L’arte contemporanea è fondamentale se si vuole dare nuova visibilità alla città (ah si! .. niente reperti archeologici, niente ‘2-‘300? .. ‘800!?). L’arte, serve a condurre le persone dove vogliamo noi (espressione da valutare .. anche alla luce di una cittadinanza onoraria appena concessa .. ma qui si intende certamente che l’artista, l’organizzatore, propone, modestamente, “un” qualcosa ..). Nello specifico, una persona che arriva in stazione a Vercelli, si trova subito di fronte un monumento importantissimo come la Basilica di Sant’Andrea (pur non fondamentale, se se si vuole dare nuova visibilità alla città? .. no .. non facciamo polemica sterile! .. si tratta di intendersi..) e, successivamente imbocca via Galileo Ferraris per dirigersi verso il centro. Con un percorso artistico strutturato (se è strutturato .. “si riuscirà a portare quel pedone in qualsiasi altra direzione noi vogliamo indirizzarlo”?!!) nella giusta misura (strutturato .. energia, si .. ma delicatamente .. come un tiramisù?), noi possiamo condurre il visitatore sia nel centro della città o in qualsiasi altra direzione noi vogliamo indirizzarlo (pieni poteri .. esclusi i campi di lavoro che sono vietati, al momento). L’importante è utilizzare nella maniera corretta gli strumenti, ossia l’arte (ah menomale, s’intende certamente far riferimento all’Arte-Pura .. mi rimangio tutto), a nostra disposizione per stuzzicare la curiosità e far muovere (far? .. aiutare il neonato-appassionato-d’arte a muover i primi passi .. per poi scegliere, da solo!? .. il “proprio” percorso ..) le persone lungo un determinato percorso” (.. boh .. poi il visitatore sceglie su quali opere soffermare maggiormente la propria attenzione!!! .. ecco spiegato).
Se qualcuno, credulone, avrà fatto propri i pettegolezzi proposti potrà esclamare:
‘a Vito! ‘sta strada Naa volio
da come l’illustrazione è stata distorta (da me) sembra la versione ruspante di questo “domani” che potrebbe attenderci (ma siamo lontanissimi dall’arte contemporanea):
https://disinformazione.it/2019/11/28/microchip/
.. sono certo che non era nel’intenzione perché conosco l’opera dell’artista… scherzavo davvero e non vedo l’ora di arrivare, ‘na sera, alla stazion’ di Vercelli.