Nata l’associazione per tutelare il Sacro Monte di Crea

È nata “RiCreareCrea”, l’associazione finalizzata a sostenere il restauro di tutte le Cappelle del Sacro Monte di Crea, sito patrimonio dell’Unesco. L’iniziativa è partita da un gruppo di privati e dagli Enti di Gestione dei Sacri Monti e Santuario di Crea. Il tutto patrocinato dalla Regione Piemonte.

A presiedere l’associazione è stato nominato il professor Angelo Miglietta che così ha commentato: «Questa iniziativa vuole fare del Sacro Monte di Crea il modello di una nuova sinergia tra l’amministrazione pubblica e le forze più attive della società civile per salvaguardare e valorizzare il più importante complesso artistico, religioso e paesaggistico del Monferrato, dal 2003 parte del Sito Unesco dei Sacri Monti piemontesi e lombardi, affinché costituisca anche un’importante risorsa turistica ed economica per tutto il Monferrato».

Soddisfazione anche da parte del presidente dell’Ente di Gestione Sacri Monti del Piemonte Renata Lodari, del direttore Elena De Filippis e dell’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi. «Sarà l’associazione a impiegare i fondi raccolti, gestendo direttamente gli interventi di restauro e valorizzazione. Naturalmente in diretto rapporto con i tecnici del nostro Ente di Gestione, che concorderanno gli interventi con la Soprintendenza e saranno i garanti di tutti gli interventi. In questo modo sarà possibile velocizzare l’impiego dei capitali via via racconti dall’associazione, garantendo comunque la qualità e la coerenza dei lavori previsti».

In tale direzione è già stata recuperata la Cappella del Paradiso con i finanziamenti della CRT e della Regione Piemonte. Attualmente si sta lavorando al restauro della Cappella Prima, dedicata al Martirio di Sant’Eusebio. Nel 2017 è stata effettuata la manutenzione al tetto della cappella 18, della Crocifissione e quest’anno intende intervenire per ripristinare la corretta tenuta delle coperture delle cappelle 7, dello Sposalizio di Maria, 9, della Visitazione, e del Romitorio di san Rocco.

«Il censimento tecnico recentemente completato dai tecnici del nostro Ente su tutte le 164 cappelle, le circa tre mila statue e i chilometri quadrati di affreschi dei nostri sette Sacri Monti, ci ha consentito di fotografare tutti i bisogni e di cominciare a gestire le emergenze secondo una precisa scala di priorità – così Elena De Filippis – Non a caso, si è parlato dei Sacri Monti come della Pompei nelle Alpi, ad indicare l’enormità e la complessità degli interventi indispensabili alla salvaguardia di questo imponente e delicato patrimonio di arte, storia e fede».

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