Dal Politecnico di Torino un progetto per valorizzare l’Alta Valsesia

Il gruppo di ricercatori

Grazie a un finanziamento del Miur, il Politecnico di Torino ha avviato un progetto finalizzato alla valorizzazione dell’Alta Valsesia. Branding4resilience, questo il nome, è stato presentato ufficialmente nel corso dell’ultimo consiglio dell’Unione Montana Valsesia.

Responsabile sarà la professoressa Diana Rolando, che insegna Estimo al Politecnico: «Abbiamo vinto il bando ministeriale per la ricerca PRIN 2017 (Linea Giovani), insieme ad altre 4 Università italiane, ed abbiamo individuato l’area dell’Alta Valsesia, con 17 comuni, per mettere in atto il nostro progetto volto creare un brand territoriale che abbia lo scopo di valorizzare le potenzialità del territorio innescando meccanismi di attrazione sia di turisti che di nuovi flussi demografici, oltre che di riuso del patrimonio architettonico e naturale delle valli valsesiane».

I componenti del gruppo di ricerca del Politecnico di Torino hanno iniziato il loro lavoro nel febbraio 2020, con un sopralluogo in Valsesia. L’emergenza sanitaria ha poi rallentato i lavori, e ora gli studiosi desiderano prendere contatto diretto con le amministrazioni locali, auspicando di poter presto ritornare sul territorio.

«In questa fase per noi è importante sondare l’interesse dei Comuni rispetto al nostro lavoro – spiega ancora la professoressa Rolando – proporremo a ciascuno un questionario che ci aiuti a effettuare un’indagine sul patrimonio costruito e diffuso, così da poter valutare le opportunità di recupero e valorizzazione dei beni e dei loro territori. Su questa base, condurremo le nostre ricerche che potranno favorire la crescita in termini demografici ed economici dei territori oggetto del nostro lavoro».

Il progetto sarà seguito per l’UMV dall’assessore alla Cultura Attilio Ferla: «Mi auguro che questo importante lavoro di ricerca possa valorizzare, oltre ai centri principali, anche luoghi meno conosciuti della nostra Valsesia: dalla Val Mastallone alla Val Sermenza, fino ai piccoli ma preziosi nuclei della Val Grande, custodi di bellezze urbanistiche e naturali di grande pregio».

Naturalmente soddisfatto il presidente di UMV Pierluigi Prino: «Ho già sentito alcuni sindaci, che si sono detti molto interessati e disponibili a collaborare. Noi siamo a disposizione per facilitare i contatti e agevolare questo interessante lavoro che potrà avere un’importante ricaduta sul nostro territorio. Devo dire che l’interesse suscitato è stato notevole, tanto che anche dalla bassa valle è arrivata la richiesta per un analogo progetto che possa interessare quei territori».

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