Crescentino celebra il Giorno della Memoria ricordando Joseph Steiner

Mercoledì 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto. Fu infatti in quel giorno del 1945 che le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, emblema dell’orrore nazista.

A Crescentino si è scelto di celebrarlo con un momento commemorativo davanti alla lapide dedicata a Joseph Steiner in corso Roma. L’appuntamento è per mercoledì alle 11.30, senza la partecipazione del pubblico, nel pieno rispetto delle normative anti-contagio. Interverranno i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni di Crescentino. Chi lo vorrà potrà seguire la manifestazione in diretta streaming sulla pagina Facebook della Città di Crescentino.

L’assessore alla Cultura e all’Istruzione Antonella Dassano ha voluto ringraziare i docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che hanno promosso iniziative particolari per ricordare e riflettere su questa giornata, in particolare gli alunni dell’Istituto Comprensivo Ferraris di Vercelli sezione “Piero Calamandrei” di Crescentino che hanno realizzato le locandine riferite all’evento.

Un ringraziamento anche agli alunni del Consiglio Comunale dei Ragazzi che parteciperanno alla commemorazione e alla deposizione di fiori davanti alla targa dedicata a Steiner, a quelli della classe 5A della Scuola Primaria che hanno allestito un’interessante mostra nell’androne della Protezione Civile e al bibliotecario della Civica Degregoriana che proporrà letture e riflessioni online per bambini e ragazzi.

«È una giornata importante – ha commentato Dassano – per tenere alta la guardia, affinché non vengano reiterati i gravi errori irreversibili commessi a scapito dell’umanità, per insegnare alle giovani generazioni che esistono al contrario valori positivi a cui fare riferimento, per denunciare gli incomprensibili episodi di violenza, di persecuzione e di ogni forma di discriminazione, per affermare che la vita di ogni persona deve essere rispettata e salvaguardata, per ribadire che una sana libertà deve essere garantita a tutti.»

Joseph Steiner, tedesco della Baviera, aveva sposato la crescentinese Maria Chiò ed era diventato cittadino italiano nel 1928. Durante la Guerra si impegnò per liberare numerose persone incarcerate dai repubblichini e dai tedeschi. Per approfondire la sua figura cliccare qui.

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