Crisi Cerutti: le prime proposte da Bobst. La prossima settimana parlerà “Rinascita”

Oggi, collegati in streaming si sono incontrati coi i sindacati i responsabili di Bobst e i curatori fallimentari, rappresentati dall’avvocato Adelio Riva della curatela di Vercelli.

Racconta Ivan Terranova, della Fiom Cgil di Vercelli: “Di tutte le informazioni date oggi, la più importante è il ‘sì’ ufficiale dei curatori fallimentari alla proroga della Cassa integrazione: a questo punto aspettiamo solo il pronunciamento del giudice, dopodiché però sarà indispensabile avviare subito l’auspicato e irrinunciabile ‘tavolo’ sia al ministero del Lavoro, sia al Mise perché le condizioni per aprirlo, adesso, dovrebbero esserci tutte”.

Oltre all’apertura verso la Cassa integrazione ai duecento lavoratori tuttora in ansia per il loro futuro, ci sono poi le prospettive disegnate, per otra da Bobst, la storica rivale della Cerutti, che ha uno stabilimento importante a San Giorgio Monferrato.

Spiega Terranova: “Finalmente abbiano sentito proposte concrete, ovviamente da valutare e su cui discutere, ma, ripeto proposte concrete”. Riguarderebbero trenta dipendenti che Bobst avrebbe intenzione di riassorbire, probabilmente nello stabilimento di San Giorgio. Ma durante la riunione di oggi in remoto è stata messa sul tavolo anche l’idea, tutta da approfondire, di arrivare ad una Cooperativa di ex dipendenti Cerutti, che potrebbe proseguire l’attività, supportata da Bobst, in uno degli stabilimenti ora chiusi – e purtroppo anche depredati dai  ladri di rame – dopo il fallimento”.

Queste le prime proposte della multinazionale svizzera. “Ma la prossima settimana – aggiunge Terranova – dovrebbe scendere in campo anche il Gruppo Rinascente di cui farebbe parte anche la famiglia Cerutti. Ascolteremo ovviamente anche le loro proposte. Adesso è però importante che si aprano immediatamente i ‘tavoli’ ministeriali. Duecento famiglie non possono più aspettare”.