Coronavirus, anche il presidente Cirio è positivo al test

Anche il presidente Cirio è risultato positivo al test per il coronavirus.

Alberto Cirio aveva fatto a scopo precauzionale insieme con altri colleghi governatori presenti a Roma il 4 marzo per l’incontro a Palazzo Chigi, il test per il coronavirus. E come Zingaretti, presidente della Regione Lazio e leader del Pd, è risultato positivo.

 

“Le sue condizioni di salute sono buone e il Presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia” annuncia una nota di piazza Castello. Il presidente è intenzionato a continuerà a lavorare, come avviene da due settimane ormai, per affrontare questa emergenza. Lo farà in stato di quarantena, presumibilmente nella sua abitazione.

 

 

Nel pomeriggio l’assessorato alla sanità ha diffuso questa nota

A seguito del riscontro della positività al “coronavirus covid19” del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il covid-test su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.

Il responsabile dell’Unità di crisi, Mario Raviolo, ha osservato che in linea generale il “tampone” viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di crisi per evitarne eventuali compromissioni.

«Sono pienamente operativo – dichiara l’assessore Icardi – e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali. L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla. E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo».

 

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