Condannata a 4 anni per vari reati, vercellese di 37 anni è stata arrestata a Barcellona dove era fuggita

È stata necessaria una lunga indagine, incrociando dati e confrontando anche profili social e identità, per rintracciare una vercellese di 37 anni, condannata per numerosi reati contro il patrimonio e contro la persona, commessi, nel corso dell’anno 2015, a Vercelli. Lei era scomparsa dal 2017.

È stata la Polizia a ritrovarla, a Barcellona, anche grazie ad alcune foto con il nuovo fidanzato postate sui social, pur se tramite almeno tre profili che avevano nomi di fantasia. E così dal 2017 quando era fuggita all’estero,  la donna è stata alla fine definitivamente catturata proprio nella città iberica, estradata e riportata in Italia il 15 marzo scorso, è finita al carcere femminile di Rebibbia per scontare quattro anni di reclusione.

L’attività di indagine della polizia per trovarla era iniziata nel settembre 2020 quando vi era stata la condanna definitiva per i reati commessi. Così, la Squadra Mobile della Questura di Vercelli aveva iniziato a mettersi sulle sue tracce. La donna, seppur anagraficamente residente a Vercelli, era di fatto irreperibile sul territorio nazionale dal 2017. Dai primi riscontri era emerso che si era trasferita in una località non meglio individuata nel territorio spagnolo.

Fatale è stato, come detto, Facebook, perché una volta individuati i due profili utilizzati dalla donna e quello utilizzato dal suo attuale compagno, un soggetto spagnolo ritratto con lei in numerose fotografie, la polizia ha iniziato a chiudere il cerchio. Dall’analisi incrociata dei tre profili, che riportavano nomi di fantasia, è stato accertato che la stessa effettivamente si trovasse in Spagna, nella città di Barcellona. Così, la Squadra Mobile ha richiesto ed ottenuto l’emissione di un Mandato d’Arresto Europeo interessando, per le ricerche in territorio spagnolo, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Lo scorso 4 febbraio la donna è stata effettivamente rintracciata e fermata a Barcellona, in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo, per consegnarla successivamente all’Italia per l’esecuzione della sentenza di condanna. Nel primo pomeriggio di lunedì 15 marzo la trentasettenne vercellese è giunta, con volo proveniente da Barcellona, all’aeroporto di Fiumicino dove ad attenderla erano presenti gli Agenti della Squadra Mobile di Vercelli che, in collaborazione con quelli della Polaria di Fiumicino e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia “Divisione SIRENE”, hanno proceduto al suo arresto.

 

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2 Commenti

  1. Barcelona! Ha praticamente scontato i 4 anni in anticipo, ai domiciliari .. nel crocevia dei giovani europei e della movida. Sembra abbia soggiornato colà senza mai commettere reati (mentre prima …), e s’era rifatta una vita, e un nuovo fidanzato (il precedente era rimasto alle Nuove?) che mi piace immaginare del tutto incensurato.
    Solo un interrogativo (ettepareva): la “Divisione SIRENE”, per procedere all’arresto e ringraziare amichevolmente la poliza spagnola, non avrebbe potuto recarsi essa stessa a Barcellona, con gli Agenti della Squadra Mobile di Vercelli .. e trascorrere tutti insieme una serata in letizia? .. compresa la signorina, che per convenzione chiamerò Diana!!? ..
    e, soprattutto, doveva esserci una rappresentanza dell POLARIA
    https://www.youtube.com/watch?v=yTnWNYvxCps

  2. Dal titolo di un sito che riportava la stessa new:
    “.. la polizia di Stato la arresta in Spagna”
    .. avevo sperato in un errore di tgvc.. (dissi, fra me) mi hanno ascoltato! hanno ripetuto la scena della consegna del malvivente (maschile boldriniano).. invece doveva intendersi polizia di stato spagnola.. oppure: consegna a Roma ma.. in spazi internazionali, all’aeroporto di Fiumicino.. Rio pequeno.

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