Prima l’argomento più attuale e spinoso, il taglio e la potatura di molti alberi, in questi giorno, in città con tutte le spiegazioni del “perché” questa operazione (che a Vercelli non si svolgeva da decenni in queste dimensioni) sia stata necessaria. Adesso la seconda parte dell’intervista che l’assessore ai Parchi e Giardini e al Decoro Urbano, ma anche ai Cimiteri, ci ha concesso ieri all’aperto, nel dehors di un bar per ragioni di sicurezza, con tutti i distanziamenti necessari e le mascherine. Questa parte di intervista riguarda un altro tema sempre caro ai vercellesi: la cura e l’attenzione verso i cimiteri.
Ci sono parecchie novità, vero, assessore?
“Direi proprio di sì. Purtroppo continuano ad arrivarci segnalazioni di furti di vasi con i fiori, di cui io stesso sono stati vittima. Il ‘bottino’, in sé, nella maggio parte dei casi è poca cosa, anche se talvolta può anche essere rilevante, ma ciò che conta è l’oltraggio verso i defunti cui quei fiori erano destinati: un valore affettivo che trascende quello venale del furto in sé. Così la giunta ha scelto di implementare il sistema di telecamere che controlleranno ingressi e soprattutto uscite”.
Telecamere a parte, ci sembra che la cura del cimitero sia decisamente migliorata negli ultini tempi. Anche il suo predecessore, Emanuele Caradonna, s’era fatto obiettivamente in quattro per raggiungere questi risultati. A suo avviso c’è ancora qualcosa che non va?
“Trovo che abbia ragione. Abbiamo preteso, e ottenuto, dall’impresa che ha il compito di badare al camposanto il massimo della cura e dell’attenzione. Se proprio devo cercare il pelo nell’uovo, mi dispiace che troppa gente continui a portarsi via le scope pubbliche che abbiamo sistemato accanto agli innaffiatoi: sono sempre in troppi ad usarle e poi a portarsele a casa. Ed è un cosa davvero riprovevole, ma non ci sono, tempo soluzioni. E’ questione di poco rispetto per la cosa pubblica e di maleducazione. Detto questo, sia al cimitero di Billiemme sia in quello dei Cappuccini, sono previste novità di rilievo, ed è appunto di questo di cui vorrei parlarvi”.
Ad esempio?
“Ad esempio la realizzazione di una anagrafe cimiteriale. Il dirigente di riferimento per i Cimiteri è Giuseppe Scaramozzino, coadiuvato dalla bravissima, indispensabile funzionaria Angela Pozzati. Ma per quanto riguarda questo progetto specifico, la dirigente che se ne sta occupando è Liliana Patriarca perché compete a lei il settore della digitalizzazione. Ebbene, sul modello di quanto già esiste a Torino, l’idea è quella di arrivare ad un’anagrafe completa di tutte le persone sepolte al cimitero e di installare all’ingresso di Billiemme e del camposanto dei Cappuccini un terminale consultabile da chiunque voglia sapere dove è sepolta una determinata persona. E’ un’idea ambiziosa, per la quale stiamo cercando di reperire le risorse finanziarie”.
Altri progetti?
“Stiamo collaborando con le comunità islamiche vercellesi per arrivare alla creazione di un’area sconsacrata dove i musulmani possa seppellire i loro cari: la richiesta è di luoghi per le sepolture nella terra e appunto in aree sconsacrate. Ne abbiamo individuata una a ridosso del magazzino comunale interno. Naturalmente, quest’area sarà realizzata con il contributo economico della comunità islamica stessa, con la quale abbiamo avviato una trattativa in tal senso. Nel cimitero di Billiemme esiste già una piccola area per le sepolture delle persone a-cattoliche. Presto potrebbe sorgere anche quest’altra, nel rispetto delle idee e del credo religioso di tutti coloro che abitano nella nostra città”
Novità anche per il cimitero dei Cappuccini?
“Sì: li saremmo intenzionati, d’intesa con un’associazione cattolica che si assumerà tutto l’onere del progetto, di creare un’area per la sepoltura di bambini non nati. Ci sono donne che, per varie ragioni, non riescono a portare a termite la gravidanza e che sarebbero più solevate sapendo che il loro bimbo, purtroppo non nato, possa trovare una decorosa sepoltura. Stiamo lavorando per recuperare anche quest’area”.
Edm






Viviamo nell’epoca del controllo (emette in questi tempi i primi vagiti) che ora sta raggiungendo, dopo noi vivi, i nostri morti! .. la costituzione di “una anagrafe cimiteriale” (e le telecamere .. ) oltre che in tale prospettiva può naturalmente essere vista come un progresso dall’osservatore obiettivo e a volte un po’ troppo entusiasta ogni qualvolta qualche “fantastico progresso” ci vien segnalato. Ora vorrei osservare che per portare a compimento tale impresa basta far migrare in un pc lo schedario cartaceo, polveroso e un po’ consunto che con ogni probabilità già era in esistenza da sempre nello stesso luogo .. in altre parole si sarebbe potuto creare cinquant’anni fa o anche prima. E’ uno strumento molto utile ogni qualvolta il visitatore vorrà rintracciare il luogo di esatta sepoltura di un proprio caro. Perché solo ora? La risposta io non ce l’ho, soprattutto dopo essermi dato quale compito quello di restare al di fuori del più bieco, scellerato complottismo. Quindi diciamo che il servizio potrà esser disponibile, obiettivamente è così, SOLO per merito del duo Pozzolo-Patriarca .. i quali daranno finalmente quella riverniciata di modernità che i nostri -è ormai il caso di dire- Avi non hanno saputo darci, neppure quelli di sinistra.