Il Piemonte verso la zona arancio dopo quattro settimane di giallo

Il Piemonte viaggia verso una nova restrizione tornando in zona arancione, con ogni probabilità da questo lunedì visto che l’ordinanza per il cambio di colore, come annunciato dai ministri Speranza e Gelmini, d’ora in avanti entrerà in vigore il primo giorno della settimana.
Il ritorno all’arancione dopo quattro settimane di giallo è determinato dai dati del pre-report settimanale della Regione che indicano un andamento del contagio nuovamente in, seppur lieve, crescita. L’Rt sarebbe attestato, anche se di poco, sopra l’1, sia nel caso dell’Rt puntale (1.02) che nel caso dell’Rt medio (1.03). La pressione ospedaliera resta stabile, con un lieve incremento nell’occupazione delle terapie intensive (dal 22% al 23%), mentre resta al 33% quella dei posti ordinari.

Questo il quadro che farebbe supporre un ritorno all’arancione, cosa che verrà in ogni caso confermata nelle prossime ore.
Con la zona arancio, va ricordato, scatta il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza se non per ragioni di lavoro, emergenza o salute (da dimostrare con autocertificazione) oppure, se si vive in Comuni con meno di 5mila abitanti, rimane consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione, purché non si raggiunga un capoluogo. Per questo tipo di spostamenti è tuttavia prevista la possibilità di attraversare confini provinciali e anche regionali.

Sempre in arancio, chi vive al confine con Liguria, Lombardia o Val d’Aosta potrà insomma muoversi anche fuori regione, ma solo nell’ambito dei 30 chilometri da casa.

Ecco alcuni punti per orientarsi con le regole della zona arancio.

Posso andare a trovare amici e parenti?
Si, ma solo all’interno del proprio comune di residenza, dalle 5 alle 22, dopodiché scatta il coprifuoco. È possibile andare da amici o parenti solo in due adulti, più i minori di 14 anni, una volta al giorno. Chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti può far visita a parenti e amici nel raggio dei 30 chilometri consentiti per i suoi spostamenti.

Che succede alla scuola?
Per la scuola non cambia nulla. Materne elementari e medie restano in presenza, mentre si mantiene al 50 per cento la didattica a distanza per le scuole superiori. Lo scorso autunno, quando il Piemonte era in zona arancione, la Regione aveva stabilito anche la didattica a distanza al 100 per cento per le classi 2 e 3 media, ma al momento non sono previste o comunicate misure di questo tipo.

Bar e ristoranti apertii solo per asporto
Con la zona arancione bar e ristoranti restano chiusi con la sola possibilità delle vendite da asporto per i bar solo fino alle 18, per i ristoranti fino alle 22, mentre le consegne a domicilio sono sempre consentite.

L’attività sportiva e motoria si può fare fuori dal proprio Comune?
Dipende. Se si tratta di un’attività che non è disponibile nel proprio comune è possibile uscire dai confini. Questa possibilità riguarda anche gli sport di montagna: se voglio fare sci alpinismo e vivo lontano dalle montagne e dalla neve posso uscire dal mio comune per raggiungere una località in cui praticare questo tipo di sport. La località scelta, è specificato nelle regole, deve essere però “vicina” e il tutto va dimostrato. Non si può, per capire, partire da Vercelli per andare a fare sport a Limone nel cuneese.
È possibile, lungo il percorso, fermarsi a mangiare un pasto da asporto, ma non sono consentite deviazioni significative dall’itinerario più breve tra la propria abitazione e il luogo in cui si svolge l’attività sportiva. Ino ogni caso la deroga che consente di uscire dal comune per ragioni sportive non autorizza a valicare i confini regionali: non posso andare a nuotare al mare in Liguria e nemmeno, se apriranno dopo il 5 marzo, andare a sciare in Valle d’Aosta, che potrà riaprire con il via libera del governo se sarà in zona gialla o bianca. Infatti se il Piemonte sarà zona arancione, anche il 5 marzo, non potranno comunque riaprire gli impianti.

Posso raggiungere la seconda casa?
Sì. L’attuale dpcm consente di raggiungere la propria casa anche in una regione diversa dalla propria. La casa deve essere di proprietà di chi si sposta, o con un contratto d’affitto di lungo periodo, precedente al dpcm del 14 gennaio. Può essere anche di proprietà dei genitori, purché sia in disponibilità abituale di chi vuole andarci: se da sempre le mie vacanze o i fine settimana, li trascorro nella casa al mare, o in montagna, intestata a mio padre, posso andarci comunque, ma solo con il mio nucleo famigliare (quindi niente riunioni di famiglia con genitori, cugini o fratelli). Quando ci si trova nella seconda casa si seguono le regole della Regione in cui si arriva: la Liguria ad esempio è al momento arancione, quindi non si può uscire da comune in cui è situata la seconda casa. La Valle d’Aosta, che attualmente è gialla, permette invece tali spostamenti. Va poi detto che in Valle d’Aosta è consentita la libera circolazione regionale anche in zona arancione, grazie a un’ordinanza della Regione alpina per la particolare conformazione del territorio.

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2 Commenti

  1. “Il Piemonte viaggia verso una nova restrizione tornando in zona arancione, con ogni probabilità da questo lunedì visto che l’ordinanza per il cambio di colore, come annunciato dai ministri Speranza e Gelmini, d’ora in avanti entrerà in vigore il primo giorno della settimana”.
    QUESTO è UN PROGRESSO CHE SODDISFA I CATTOLICI TRADIZIONALISTI, IL LUNEDì SI COMINCIA LA SETTIMANA DOPO IL RIPOSO DOMENICALE DEL NUOVO CREATORE&SALVATORE DRAGHI
    “Il ritorno all’arancione dopo quattro settimane di giallo è determinato dai dati del pre-report settimanale della Regione che indicano un andamento del contagio nuovamente in, seppur lieve, crescita”.
    ALTRO MESSAGGIO “RELIGIOSO” .. SE TI COMPORTI MALE DAL PARADISO (GIALLO) TI SPEDIAMO IN PURGATORIO (ARANCIO) .. E SE CONTINUI .. ROSSO!
    Certo si tratta di un paradiso simile al carcere, ma diverso dal carcere di massima sicurezza (arancio) o dalle torture (rosso) somministrate durante le ore di ricreazione
    Un extraterrestre oppure un nostro antenato che si trovasse improvvisamente a viver qui si chiederebbe cosa stia succedendo .. perché i più elementari diritti di movimento sono ridotti al minimo: piogge acide?,
    (si spiegherebbero anche le “morti” di molti alberi in città: https://online.scuola.zanichelli.it/chimicarippa/files/2016/09/17-Piogge_acide.pdf)
    bombardamenti scientifici ?.. li indovinerebbero anche il nome dei responsabili : sono i sovietici!
    Invece sono i postumi di un raffreddore ancora poco studiato .. neppure hanno isolato il virus, pur avendo poi “trovato” tanti vaccini .. sono i progressi della medicina!

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