Vercelli – Il primo atto extra Consiglio comunale significativo, vale a dire l’elezione del presidente della Prima Commissione, si è di fatto trasformato in un atto politico: è stato eletto Paolo Campominosi, del gruppo di minoranza “Voltiamo Pagina”, ma con i voti determinanti della Lega.
Ma entriamo dei dettagli. Come è noto, il presidente della Prima commissione, quella al Bilancio, per convenzione è un esponente dell’opposizione. E ciò dovrebbe significare, come avvenne cinque anni fa quando la scelta cadde su Adriano Brusco, che allora era ancora capogruppo del Movimento 5 Stelle, che la minoranza si consulta e quindi fa una scelta.
”Solo che stavolta – spiega Campominosi – Pd e SiAmo Vercelli, rappresentanti in Commissione dal sindaco uscente Maura Forte e da Alberto Perfumo, hanno deciso anche per nostro conto, senza consultarci. Questa mattina, mi chiama Maura Forte e mi dice: “Il presidente sarà Perfumo”.
E vediamo dunque i fatti alla luce delle dichiarazioni di Campominosi. Quando la commissione, sotto la presidenza del consigliere anziano Antonio Prencipe si riunisce, all’appello sono in otto: per la maggioranza, Prencipe, appunto, Stefano Pasquino di Fratelli d’Italia, Carla Camoriano e Donatella Demichelis della Lega, e, per l’opposizione, Campominosi e la Forte. Assenti Perfumo e, per la maggioranza, Carla Riva Vercellotti.
Maura Forte propone subito di rinviare la votazione del presidente (e del vice) perché la commissione non era al completo.Osserva Campominosi: “Ero d’accordo anch’io. Ma poi vedo che, pur essendosi opposta la Lega, soprattutto per bocca di Carla Camoriano, Prencipe e Pasquino votano invece a favore del rinvio. Mi sembra evidente un accordo trasversale, e a quel punto cambio idea e voto no anch’io al rinvio”.
C’è da dire che questa interpretazione, viene confutata da chi invece pensa che ci sia stato un accordo tra Voltiamo Pagina e la Lega. Ipotesi che Campominosi respinge al mittente: “Io fino a questa mattina non sapevo chi fosse il candidato”. Prencipe aveva detto, prima di votare la proposta di rinvio: “Se la minoranza, cui spetterebbe la presidenza, vuole il rinvio non vedo perché non dobbiamo essere d’accordo”. Ma la Lega l’ha pensata diversamente,
Morale tre sì per il rinvio e tre no. Si rivota. Stesso esito e allora, essendo stata infruttuosa la proposta di rinvio della Forte, si vota. Prencipe e Pasquino annunciano che non parteciperanno alla votazione, la Lega è di idea opposta, la Forte propone Perfumo e Campominosi propone se stesso. Il capogruppo di Voltiamo Pagina passa con 3 voti contro uno di Perfumo (quello della Forte) e diventa presidente. Per la vice presidenza, la Forte dichiara di non votare e Prencipe conquista 5 voti.
Insomma, una esito politicamente parlando assai frizzantino, che riassumiamo: primo, la minoranza si è presentata divisa; secondo, non è passato il candidato proposto dalla rappresentante del maggior partito di opposizione; terzo, il presidente della commissione teoricamente più importante, in carico alla minoranza, è stato eletto con i voti decisivi della Lega.
Maura Forte non accetta però assolutamente questa narrazione e attacca Campominosi. “Non è assolutamente vero che gli ho detto che avevamo scelto Perfumo, gli ho detto che c’era la disponibilità di Perfumo a fare il presidente non la mia. E quando, in commissione, Perfumo poi non c’era, ho proposto io il rinvio, dopo una lunga discussione con Campominosi. Sulle prime, lui sembrava d’accordo: poi invece ha repentinamente cambiato idea, forse fiutando il colpo. Non era assolutamente vero che ci fosse chissà quale accordo trasversale, e poi perché mai, tra noi Forza Italia e Fratelli d’Italia. Prencipe e Pasquino si sono comportati in modo estremamente corretto. Mi dispiace che sia andata così, e non accetto la sua interpretazione dei fatti. L’unico fatto certo è che Campominosi è stato eletto dalla Lega. E questo è inconfutabile”.
edm
