Coldiretti: rischio fake per un prodotto su quattro nel carrello

Vercelli – Una maggiore attenzione e consapevolezza di ciò che si mangia e si compra visto che sarebbe “a rischio “fake” un prodotto alimentare su quattro messo nel carrello della spesa, visto che non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta. È l’allarme lanciato da coldiretti Vercelli-Biella che lancia anche una petizione per richiedere l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti.

 

Dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini tutto può non essere ciò che appare, in altre parole più moderne un “fake”.

Il dato quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha smascherato la lista dei prodotti della spesa più a rischio in occasione dell’avvio della raccolta firme sulla petizione #stopcibofalso per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola.

 

 “Nonostante i passi in avanti che abbiamo fatto grazie alle battaglie portate avanti dalla nostra Organizzazione, un ultimo esempio è l’entrata in vigore dell’etichettatura obbligatoria per il riso e la pasta, restano ancora ampi margini di miglioramento” spiega il presidente di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole.

 

“Questa petizione vuole difendere le nostre produzioni ed il lavoro dei nostri imprenditori – prosegue – , bloccando le speculazioni che ostacolano l’economia del territorio. Basti pensare che, ad esempio, la frutta trasformata come i kiwi, di cui l’areale occidentale delle nostre province è un importante produttore, resta anonima. Non è un caso che 9 italiani su 10 ritengano importante per la sicurezza alimentare conoscere la provenienza del cibo che consumano. Si tratta, quindi, di una battaglia di civiltà per garantire la salubrità di quanto viene consumato sulle nostre tavole. L’indicazione di origine permette di contrastare quelle imitazioni che ogni anno sottraggono 60 miliardi di euro all’economia dell’Italia e di rafforzare la lotta alle agromafie, oltre che prevenire le falsificazioni”.

 

Per chi è interessato ecco dove firmare

 

sul sito www.vercelli-biella.coldiretti.it, oppure presso tutti i mercati di Campagna Amica del territorio:

 

  • Vercelli (ogni secondo e quarto sabato del mese, piazza Cavour),
  • Borgo d’Ale (ogni terza domenica del mese, c/o mercato dell’antiquariato)
  • Biella (ogni seconda domenica del mese, Giardini Zumaglini).

 

 

È possibile, inoltre, firmare presso i 54 Punti Campagna Amica del Vercellese, Biellese e Valsesia (per l’elenco dettagliato è possibile consultare il sito www.campagnamica.it).

 

È inoltre possibile recarsi a firmare presso tutte le sedi della Coldiretti sul territorio (a Vercelli in piazza Zumaglini 14, a Biella in via Maestri del Commercio 4, a Borgosesia in viale Varallo – palazzo Lingottino, a Cigliano in piazza don Ferraris 1 e a Santhià in corso Matteotti 58).

 

Coldiretti invita, inoltre, i consumatori a sostenere la campagna #stopcibofalso sui social network di Coldiretti e Terranostra Piemonte (pagina Facebook, Twitter ed Instagram).

 

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