Clint Eastwood e Martin Scorsese: appello per salvare il cinema

Behind the Scenes, Director-CLINT EASTWOOD "Sully" (2016) © 2016 WARNER BROS. Scene del film 'Sully'PictureLuxLaPresse -- Only Italy

Oramai è una notizia tristemente risaputa, la pandemia ha causato gravissimi disagi all’industria dell’intrattenimento che, ancor oggi, fa fatica a riprendersi. Negli Stati Uniti, sicuramente uno dei paesi con le maggiori produzioni, molte sale rischiano di non riaprire più in quanto, essendo luoghi di incontro sociale, considerati ancora troppo pericolosi per la calamità Covid-19.

La chiusura delle sale è avvenuta circa a metà marzo e sono solo alcune le strutture che, come noi in Italia, sono riuscite a riaprire con nuovi i regolamenti anticovid di sanificazione ma, nonostante gli sforzi, i grossi mercati come Los Angeles e New York rimangono tutt’ora chiusi ed inagibili.

I famosi registi Martin Scorsese e Clint Eastwood (quest’ultimo celebre anche come attore per il nostrano Sergio Leone nei suoi spaghetti western) sono solo due tra gli altisonanti nomi delle grosse personalità cinematografiche che chiedono direttamente agli Stati Uniti un aiuto economico per non far crollare l’industria del cinema, scrivendo e firmando un appello destinato al Senato e alla Camera.

“Senza fondi i cinema potrebbero non sopravvivere all’impatto della pandemia. I cinema sono un’industria essenziale che rappresenta il meglio che il talento e la creatività americani hanno da offrire. Ma ora temiamo per il loro futuro”. Si fa presente anche che, se la crisi prosegue, il 69% dei piccoli e medi esercenti cinematografici dovranno dichiarare bancarotta.

Insieme alle due leggende viventi, a firmare la lettera vi sono anche James Cameron (Terminator, Titanic, True Lies), Barbara Broccoli (figlia di Albert Broccoli, storico produttore dei film di James Bond e anch’ella produttrice), Patty Jenkins (Monster, Wonder Woman) e Michael Bay (Armagedddon, Pearl Harbous, saga dei Transformers).

Fonte: The Guardian

 

Emanuele Olmo

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1 commento

  1. Se l’obiettivo della nuova societa’ covidizzata e’ l’annientamento dei rapporti sociali il cinema (nel senso del circuito delle sale} e’ “attuale” quanto per i trasporti veloci puo’ essere il mulo.

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