Il Presidente Cirio a Vercelli: “Danni per milioni di euro dal maltempo. Dove non arriverà lo Stato interverrà la Regione: nessuno verrà lasciato solo”

Campi devastati, case e cortili pieni di fango. Da giorni la protezione civile lavora senza sosta per riportare la normalità alle famiglie vercellesi messe in ginocchio dal maltempo. A fargli visita oggi il presidente della Regione Alberto Cirio, accompagnato dall’Assessore Marco Gabusi e dai sindaci del territorio.

“Ho appena finito di parlare al telefono con il presidente Giuseppe Conte. Domani trasmetterò al ministro Lamorgese i documenti inviati dai sindaci con una prima stima dei danni”. ha spiegato Cirio oggi nella nostra provincia, parlando di milioni di danni solo sul territorio piemontese. “A Roma porterò la voce di un Piemonte profondamente colpito dall’ennesima emergenza che, attenzione, è arrivata a inizio ottobre e non novembre. Per cui l’urgenza è assoluta. Non possiamo perdere nemmeno un minuto. Se non interveniamo subito e in fretta con opere reali rischiano a novembre di ritrovarci in una situazione ancora più grave”.

Diverse le soste fatte da Cirio sia in città, a Vercelli, sia nei paesi più colpiti dove ancora oggi la Protezione Civile sta sgomberando abitazioni e cortili per ripurlirle dal fango. Come a Borgo Vercelli, paese alle porte del capoluogo colpito duramente dall’esondazione del fiume Sesia. “Stiamo in attesa della dichiarazione di stato di emergenza che ci conferirà risorse e poteri per intervenire – ha continuato Cirio -. Il Piemonte ha sempre dato tanto e ricevuto poco in questi anni, bisogna invertire questo meccanismo. Anche se siamo abituati a fare tutto da soli, questa volta non ce la facciamo. Oltre al danno al pubblico, di qualche centinaio di milione di euro, abbiamo quelli ai privati. A questi dico di fotografare il danno e tenere le pezze giustificative delle spese fatte.

Li aiuteremo e sosterremo. Se non ci penserà lo Stato ci penseremo noi come Regione. Ma non lasceremo indietro nessuno”. Il presidente ha poi commentato le parole dette dal ministro Costa che, nei giorni scorsi, ha attaccato i sindaci secondo lui colpevoli dei mancati interventi sul territorio. “Esca dai ministeri di Roma venga a infangarsi insieme ai nostri sindaci e ai volontari della protezione civile – chiosa Cirio -. Si renderà conto direttamente che non è vero che i soldi sono fermi in Comune. I soldi per la pulizia di alvei e fiumi sono fermi a causa di una legislazione di carattere nazionale che bisogna cambiare. Oggi il sindaco che vuole pulire un fiume, soprattutto in un comune piccolo, trova tante difficoltà e rischi personali che difficilmente riuscirà a realizzare le operazioni. Queste dichiarazione offendono tutti i nostri i nostri sindaci. Per questo prendo le loro difese. In questi giorni li ho visti con le ginocchia nel fango ore ore a sgomberare i propri comuni”.
Problemi che, secondo l’assessore Marco Gabusi “Sono stati segnalati da mesi. Non si dica che la Regione, come ha detto Costa, riceve i progetti e fa da coordinamento ma che sono i sindaci che non ce la fanno. Questo tentativo di mettere la Regione dalla parte del ministero e contro i sindaci non regge perché noi abbiamo segnalato da mesi che i programmi importanti hanno di sicuro un certo iter da portare avanti. Ma abbiamo anche spiegato che la manutenzione ordinaria è altrettanto importante. La difficoltà che incontriamo è percepibile in tutti i comuni che abbiamo visitato”.

(f.ru)

 

ecco una gallery con le immagini della visita del presidente Alberto Cirio di oggi

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