Il centrosinistra al sindaco: “Indecoroso e insidioso il nuovo tragitto della Francigena”

“Il nuovo ingresso sul percorso della via Francigena nella nostra città è indecoroso e potenzialmente insicuro”. E’ quanto affermano, in un’interrogazione (primo firmatario Carlo Nulli Rosso) presentata al sindaco Corsaro dai consiglieri  comunali dei gruppi Pd e Vercelli con Maura Forte.

I consiglieri di opposizione premettono che il 2 maggio dello scorso anno era stato inaugurato un nuovo tratto di via Francigena (grazie al grande lavoro dell’Associazione Amici della Via Francigena e all’opera dell’allora presidente del Consiglio comunale Gian Carlo Locarni) di dieci chilometri che, innestandosi da cascine Stra’, passa dalle cascine Bogliano e Vandone, e arriva a Vercelli costeggiando un canale irriguo, un autodemolitore e quindi via Asiago, per connettersi infine alla ciclopedonale di Porta Torino.

Il vecchio tratto passava invece da via Paisiello e si innestava sulla Tangenziale Est per arrivare a Montonero, attraverso una strada poderale privata. Quel tratto, che era ormai diventato abituale per tanti camminatori vercellesi e non era stato inibito al transito pubblico, la primavera scorsa, dalla proprietà, non per osteggiare i pellegrini della via Francigena, ma solo perché in tempo di pandemia e di lockdown erano diventati troppi gli intrusi che lo percorrevano quotidianamente. Così, in accordo con il Comune (appunto grazie ai buoni uffici di Locarni) e grazie alla disponibilità di alcuni risicoltori, gli Amici della via Francigena avevano trovato questa soluzione.

Secondo gli interroganti (oltre a Nulli Rosso, l’ex sindaco Maura Forte, Michele Cressano, Alberto Fragapane, Manuela Naso e Alfonso Giorgio), in base alle segnalazioni di “numerosi camminatori vercellesi e non” il nuovo tratto, oltre l’autodemolitore, è indecoroso e insidioso, pieno di rovi e, nella stagione invernale, colmo di fango. Di qui l’interrogazione al sindaco con la richiesta di intervenire e soprattutto con la domanda sul perché non sia possibile ristrutturare il vecchio percorso visto che sulle strade ponderali interdette, secondo gli interroganti, “dovrebbero esserci servirtù di passaggio”.

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1 commento

  1. Chi percorre. la via Francigena dispone sempre di ottimi calzari e non teme qualche rovo, se è il caso lo evita agilmente. Quanto al demolitore, è indubitabile che in ogni paese del mondo ne esistano, mostrandolo al viandante questi non scopre nulla di nuovo ed orribile, da “nascondere”, semmai si documenta visivamente sui modelli non più graditi dagli automobilisti, soggetti che essi, i camminatori, generalmente irridono .. così facendo si mostrano i resti archeologici della civiltà dello spreco, quella della quale Greta è la sinistra fingono di interessarsi.

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