Carlo Massimello racconta 49 anni da portantino delle “Macchine” e ricorda il ruolo cruciale del dottor Ballarè

È Carlo Massimello, 84 anni, maestro del lavoro con un passato di tipografo all’”Eusebiano”, oggi “Corriere eusebiano”, il decano dei portantini che conducono sulle spalle le pesantissime “Macchine” durante la Processione del Venerdì Santo.

Lo racconta egli stesso durante la visita del Giovedì Santo al “sepolcro” della Confraternita di Sant’Antonio Abate, nell’omonima via, la Confraternita del “priore” Giulio Pretti, che accoglie la “Macchina” del Cristo che porta la Croce. Ricorda: “Avevo 29 anni e già lavoravo all’”Eusebiano”. Entrai a far parte della Confraternita di Sant’Antonio, di cui allora era priore il preside Ricotti. Volevo assolutamente partecipare alla Processione, portando a spalla, con altri volontari della Confraternita, la “Macchina” che pesa ben 280 chili. Da notare che il nostro Cristo con la Croce è stata l’unica Macchina ad essere portata a spalla anche quando, durante gli anni di crisi in cui non si trovavano più portantini, le altre viaggiavano in Processione sopra i furgoni. 

 

A proposito degli anni in cui non si trovavano più portantini, Massimello ricorda che fu un medico non credente, ma entusiasta di questo antico rito vercellese del Venerdì Santo, a darsi da fare per recuperarli, riuscendoci, per tutte le Confraternite: il dottor Ezio Ballarè.

Il dottor Ezio Ballarè, portantino

Dice: “Un giorno il dottor Ballarè scorse il sacerdote don Oddo Battagliero davanti a Sant’Antonio e chiese di poterla visitare. Una volta dentro, fu ammirato dalla storia della piccola chiesa, della ‘Macchina’ che custodiva e di tutte le altre e restò molto colpito dalla penuria di portantini. Si offrì lui stesso di farlo, ma poi, soprattutto mobilitò vigili del fuoco, alpini, militari, associazioni delle forze dell’ordine,  etc., finché non riuscì a recuperarne un numero adeguato per tutte le Confraternite. Era appassionato e straordinario. Nei primi anni di questa operazione di ‘recupero’, dopo la Processione offriva di tasca sua un grande rinfresco ai portantini in Sant’Andrea. Il dottor Ballarè è stato un grande medico e noi tutti che amiamo la Processione delle Macchine pensiamo di dovergli davvero tanto, tantissimo”.

Stasera Carlo Massimello, dopo 55 anni in Sant’Antonio Abate di cui 49 da portantino (ma a malincuore non più portantino, per raggiunti limiti di età) seguirà la Processione dietro il suo Cristo che porta la Croce con la fede e la commozione di sempre.

Edm

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1 commento

  1. Fede e tradizione
    camminano sicure
    con Carlo Massimello,
    pur se
    “a malincuore non più portantino,
    per raggiunti limiti di età” !

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