Richiedenti asilo segnalati da Olmo: Corsaro ha trovato una soluzione

 

Vercelli – E alla fine dopo una giornata fatta di telefonate, appuntamenti, soluzioni che apparivano dietro l’angolo e che si allontanavano alla velocità della luce, spiragli di apertura e chiusure improvvise, grazie al lavoro straordinario di Olmo, concretato al meglio dal sindaco Andrea Corsaro (con la collaborazione di una dirigente delle Politiche sociali encomiabile qual è Alessandra Pitaro) e con il sostegno del diacono Paolo della Caritas e dei vigili urbani, questa notte i dieci richiedenti asilo dormiranno al coperto in una struttura vigilata.

”Dopodiché – aggiunge Olmo, soddisfatto per la soluzione – domattina saranno accompagnati in questura per avviare le pratiche per la richiesta di asilo che dovrebbe consentire loro di essere accolti, in attesa dell’esito della procedura, in un Cas”. Ricordiamo che Cas è l’acronimo di Centro di accoglienza straordinaria (vicino a Vercelli c’è quello di Prarolo, ad esempio).

Perché, a prescindere dall’umanità della scelta, è stato importante non fare più dormire all’addiaccio i giovani extracomunitari? Innanzitutto perché, nonostante quanto essi hanno dichiarato, parlando genericamente di tamponi fatti nei giorni scorsi, qualcuno di loro potrebbe anche essere positivo al Covid, e quindi lasciarlo andare in giro per Vercelli senza alcun controllo poteva essere un problema per tutti, non solo per loro. “Domani – spiega Olmo – è indispensabile che possano essere sottoposti ad un tampone. Dovrebbero procedere formalmente Prefettura o Questura, ma se ciò non dovesse accadere, io ho già preso contatto con l’Asl”. Naturalmente Olmo ed i suoi Lupi Bianchi hanno provveduto durante tutta la giornata a non far mancare cibo e assistenza ai dieci giovani extracomunitari, opera in cui si sono spesi in questi giorni anche la Caritas e la Croce Rossa”.

Farli dormire al coperto era assolutamente indispensabile. Come ha osservato il sindaco di Balocco Gian Mario Morello. “Se fosse stata ancora viva mia zia (suor Rosalia Morello, ndr) queste persone non avrebbero mai dormito sulle panchine di piazza Mazzini”.

Il risultato è stato raggiunto grazie alla buona volontà di molti e lo apprezza anche il segretario cittadino della Lega e presidente del Consiglio comunale Gian Carlo Locarni, che però vuole sottolineare come questa operazione umanitaria debba considerarsi un evento del tutto “eccezionale”. “La maturità amministrativa e il cuore vercellese – ha scritto Locarni sulla sua pagina Facebook – non potevano restare impassibili di fronte all’ennesimo scempio perpetrato dalla politica sui migranti di questo governo. Non abbiamo creato un precedente ma solamente aiutato delle persone ma non siamo disposti nel tollerare ulteriormente l’immobilismo governativo palesatosi ad oggi”.

In ogni caso, prese di posizione politiche a parte (da notare che ufficialmente il centrosinistra non ha speso una parola sul problema sollevato da Olmo), dieci giovani uomini sono stati tolti dalla strada. E questa è una lezione di civiltà della nostra Vercelli al resto d’Italia.

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