PAROLA AL CANDIDATO SINDACO / 6 – Valentina Bruson

 

Valentina Bruson, 41 anni, veterinaria che vive a Guardabosone, è la candidata a sindaco di Vercelli del Movimento 5 Stelle. L’abbiamo incontra ad un gazebo del Movimento in corso Libertà. E’ gentile, molto cordiale, empatica.

Buongiorno, lei non è vercellese, sappiamo che è veterinaria in Valsesia, si vuole presentare brevemente con una nota biografica ai vercellesi?

“Volentieri, è giusto che sappiate qualcosa di me. Oltre ad essere veterinario, sono madre di tre bambini, più una adottata a distanza, Amo studiare, leggere, ricercare ed evolvere. Sono antispecista e non sopporto le ingiustizie”.


Quando e come è nata la sua passione politica e da quando è entrata a far parte del Movimento?

“Ho sempre seguito ciò che succedeva nel mondo, cercando di informarmi anche al di fuori dei canali convenzionali. Ho da sempre militato nel M5S. Appena ho avuto l’opportunità ho deciso di fare un passo in più ed iscrivermi nel gruppo territoriale mettendoci la faccia, lavorando nelle politiche territoriali. Ho deciso che volevo fare qualcosa di concreto, contribuire al cambiamento, in meglio, della società. Per cambiare ciò che non va non basta lamentarsi: bisogna attivarsi, agire, e il Movimento 5 Stelle era l’unico che proponesse valori vicini ai miei: legalità e onestà, rispetto per l’ambiente, uguaglianza…Così mi sono messa in giocoe a disposizione”.

Quali ritiene che siano i problemi principali, oggi, della città di Vercelli?  Quali le soluzioni per risolverli?

“Elencare tutti i problemi “principali” che richiedono una pianificazione prioritaria, essendo molteplici, e dare un ordine, nelle condizioni in cui versa Vercelli, è utopistico. Non per niente, il nostro programma al primo punto inizia  con la necessità di fare una attenta analisi delle condizioni reali e di sensazione e iniziare ad eliminare tutti gli sprechi, le spese inutili, le spese fatte tanto per propaganda e/o ego personale. Partendo dal presupposto che alcuni problemi sono legati allo scollamento dell’amministrazione  dalla cittadinanza, si deve immediatamente aprire un canale diretto con i cittadini e renderli partecipi della vita sociale e politica. Poi, parallelamente, ci sono i problemi che sono sotto gli occhi di tutti: lavoro, verde pubblico, decoro urbano, trasporti, barriere architettoniche, parcheggi,  politiche sociali, politiche giovanili, sport, associazionismo … l’elenco potrebbe allungarsi, ma come già detto, tutti questi punti vanno affrontati simultaneamente con una politica orizzontale. Vogliamo abbattere le torri d’avorio e lavorare fianco a fianco con i cittadini”.

Come si propone di dialogare con l’elettorato vercellese? Con quali strumenti? Incontri organizzati, gazebi? Uso dei social?

“Sto, con tutto il M5S, dialogando con i cittadini da mesi… ad essere precisa, non abbiamo mai smesso, anche fuori dalla campagna elettorale. In queste settimane di campagna, sto personalmente incontrando il più alto numero possibile di cittadini e cittadine, in strada, nelle piazze, in sede. Siamo stati i primi a rendere pubblico il programma elettorale tramite il sito www.movimento5stellevercelli.eu, se ricordo bene, lo abbiamo pubblicato già ai primi di marzo. La scelta di utilizzare mezzi informatici, più che cartacei, è una scelta ecologica, più moderna, diretta. Nel sito pubblichiamo tutto il mondo del M5S di Vercelli e provincia. Idem con i social. Abbiamo un rapporto diretto con i cittadini. Dopo l’hackeraggio avuto sulla pagina Meta (FB) ufficiale @movim5stellevercelli, abbiamo dovuto ricominciare da capo, ma i risultati non stentano ad arrivare. I gazebo sono importanti per avere un ulteriore contatto diretto, fisico, viscerale con i cittadini. Gazebo e banchetti informativi, di scambio idee, raccolta suggerimenti e ora anche di firme per appoggiare la lista elettorale, anche in compagnia dei nostri big”.

Lei sa che, se sarà eletta, si troverà ad avere a che fare con progetti già sviluppati dall’amministrazione uscente, primo  fra tutti il famoso e discusso piano Kipar di viale Garibaldi. Che cosa ne pensa?  Lo attuerà pienamente, cercherà di ritoccarlo?

“Che Vercelli necessitasse di interventi è assodato. Il vero problema che tutti, negli ultimi 15/20 anni, hanno pensato a imbellettare la città più che provvedere alle reali necessità. È sempre una questione di punti di vista sulle emergenze, urgenze e ordinarietà. Parlare male o criticare le passate amministrazioni non è elegante; devo essere comunque coerente e onesta intellettualmente. Le leccate non mi appartengono. Ricordo anche di un sindaco che si promuoveva, applaudendosi sui canali social, perché pulivano una strada o tagliavano l’erba. Insomma, come detto, bisogna essere coerenti. L’amministrazione uscente ha fatto anche qualcosa di valido, ricordarsi cosa è difficile, ma sicuramente l’ha fatto. Sul piano Kipar getto un velo pietoso. Sicuramente sarà poi, forse, a livello estetico un bel lavoro, peccato che non tiene conto delle reali esigenze dei residenti, dei commercianti e di chi viene da fuori. Come un lavoro, che a mio avviso, con tutti i lavori prioritari da eseguire, è uno spreco è quello in piazza municipio/poste; oltre ad essere in modo incontrovertibile poco sicuro e agevole per anziani, portatori di handicap e un pugno sullo stomaco ai commercianti del centro. Se divento sindaco, valuterò con il mio team ed esperti se e cosa si può fare sui vari lavori in agenda dell’amministrazione uscente”.


E a proposito del cavalcaferrovia abbattuto su corso Avogadro di Quaregna, qual è il suo pensiero? Molti paventano il  rischio che le Ferrovie possa prima o poi riattivare la linea Vercelli-Casale. Lei si è posta il problema?

“Porsi un problema prima di doverlo affrontare direttamente sarebbe prematuro. Posso assolutamente confermare che io non lo avrei abbattuto così, tanto per. Anzi, avrei desiderato tentare di riattivare la linea retificandola, in prospettiva di fare da maggiore richiamo agli studenti e perché no, magari per uso commerciale. Senza però fare ciò che chi doveva ha fatto. Se un domani Ferrovie reclamerà il cavalcaferrovia, si farà quanto dovuto e i cittadini sapranno chi ringraziare”.


Come è stata scelta la squadra dei suoi candidati? E quali ne sono i pregi?

“La scelta della squadra è frutto di riunioni, auto candidature e scelte dirette per il contributo e professionalità che possono offrire alla collettività. I pregi? Non sono contaminati dalla vecchia politica, persone oneste, integre e sanno ancora dare valore alla decenza”.


Ci saranno appuntamenti elettorali particolari? E con chi per quanto riguarda nomi illustri del Movimento?

“Da settimane ai nostri gazebo abbiamo qualche Big. Ad esempio domenica 14 abbiamo ospitato l’eurodeputata e capogruppo alle prossime elezioni Europee Maria Angela Danzì che ha passato il pomeriggio a parlare coi cittadini, venerdì 3 pomeriggio dalle 15 alle 17 al gazebo avremo la Senatrice Elisa Pirro e con l’occasione raccoglieremo le firme; sabato 4 giornatona super BIG, al gazebo in piazza Cavour dalle ore 14,30 alle 18,30 raccolta firme con ospite Sean Sacco consigliere regionale, candidato al Parlamento Europeo. Alle 15 ci raggiungerà Sarah Disabato consigliera Regione Piemonte e candidata alla presidenza della Regione Piemonte che visiterà il gattile, le aree periferiche e le zone che necessitano seri interventi. Sempre sabato dalle 18,30 alle 20,30 saremo ospiti al Mirage Cocktail Bar di Piazza Cavour con Aperitivo tra le stelle. L’occasione di dialogare, incontrare i cittadini, raccogliere le firme e confrontarci in modo rilassato; offrendo modo di parlare direttamente con i nostri referenti regionali tra un aperitivo e l’altro che si vogliono fare. Altro grande appuntamento è per martedì 7 maggio alle ore 18 presso la sala SOMS di Via Borgogna. Verrà proiettato il docufilm Erasmus in Gaza. Con ingresso gratuito. Ci sarà l’intervento dell’Eurodeputata Maria Angela Danzì, Sean Sacco, della referente di Assopace Palestina e il mio”.


Ha già in mente quale potrebbe essere la sua futura giunta?

“Sì certo. Una giunta, anzi, una squadra straordinaria. Nulla è lasciato al caso”.


Qualora non dovesse diventare sindaca, che tipo di opposizione pensa di svolgere?

“Sicuramente attiva. Vera. Non silente. Amplificherei la voce dei vercellesi. Voglio una Vercelli felice, e metterò in questo l’impegno necessario, qualunque sia il mio posto”.

Edm

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1 commento

  1. Ecco l’unica faccia nuova!
    la si vede in foto,
    scattata dopo una gornata di duro lavoro.
    al banchetto.
    Valentina Bruson, 41 anni, veterinaria vive a Guardabosone
    ma “guarda” a Vercelli,
    su incarico e mandato delle sedi partiti di potere
    che se ne fregano non solo del Popolo, ma anche delle realtà locali,
    delle tradizionim facendo divenire i militanti, a tutti gli effetti
    anche se a volte a loro insaputa: dei prefetti.
    Chi se ne rende conto oppure “non sopporta” tale “ingiustizia”
    dovrebbe uscire dal partito, come ha fatto Catricalà.
    ..
    Che vuol fare?
    “Elencare tutti i problemi “principali”
    .. dare un ordine,
    nelle condizioni in cui versa Vercelli,
    è utopistico”
    in altre parole: al momento vercelli fa schifo
    (anche se “negli ultimi 15/20 anni,
    hanno pensato a imbellettare la città”)
    Ma come fare per risolvere tale stato di cose?
    Intanto si parte da un punto di forza, che ci garantisce:
    “Ho sempre seguito ciò che succedeva nel mondo,
    cercando di informarmi
    anche al di fuori dei canali convenzionali”.
    ..
    Poi, ci ripensa bene .. scopre un indizio determinante,
    il problema è già noto, si tratta dello:
    “scollamento dell’amministrazione dalla cittadinanza”,
    quindi:
    ” si deve immediatamente
    aprire un canale diretto con i cittadini
    e renderli partecipi della vita sociale e politica”
    In altre parole, par di capire:
    Le loro idee saranno le Nostre idee !
    Democrazia diretta (?!),
    Così per gli altri + gravi problemini, dice:
    ..
    ” lavoro, verde pubblico, decoro urbano,
    trasporti, barriere architettoniche, parcheggi,
    politiche sociali, politiche giovanili,
    sport,
    associazionismo … (e)
    tutti questi punti
    NON vanno affrontati simultaneamente
    con una politica orizzontale…
    Vogliamo abbattere le torri d’avorio
    e lavorare fianco a fianco con i cittadini”.
    ..
    Insomma: si vedrà.
    Forse qualch’idea potrebbe averla maturata
    nei suoi primi 40 anni,
    (“Ho sempre seguito ciò che succedeva nel mondo”),
    ma vuol prima chieder a noi.
    Uno per uno, probabilmente.
    Ci vorranno 5 anni!?
    ..
    Fra i suoi caratteri preminenti,
    visto che ce lo rivela subito
    è l’esser antispecista
    (vuol dire .. -ho controllato su gugol- ..
    che non ritiene l’uomo superiore agli animali
    .. non in senso stretto .. cioè ..
    ma, si .. è giusto,
    non ritiene l’uomo superiore agli animali
    qualche volta pare savvero sia così)
    ma non è neppure anti-manufatturista:
    il cavalcaferrovia non doveva esser abbattuto
    .. anche se ..
    ..
    “Porsi un problema
    prima di doverlo affrontare direttamente
    sarebbe prematuro.
    Posso assolutamente confermare
    che io non lo avrei abbattuto così, tanto per.
    (ma allora si pone il problema e sa che s’è fatto tanto-per ..
    non solo,poi da subito la brillante soluzione a 5 stelle !.. ?? .. 🙂
    Anzi, avrei desiderato tentare di riattivare la linea retificandola,
    in prospettiva di fare da maggiore richiamo agli studenti
    e perché no,
    magari per uso commerciale.
    Senza però fare ciò che chi doveva ha fatto.
    Se un domani Ferrovie reclamerà il cavalcaferrovia,
    si farà quanto dovuto e i cittadini sapranno chi ringraziare”.
    ..
    Anche profetica! .. è da votare!
    ..
    D. Ha già in mente quale potrebbe essere la sua futura giunta?
    R. “Sì certo. Una giunta, anzi, una squadra straordinaria.
    Nulla è lasciato al caso”.
    e
    D.Qualora non dovesse diventare sindaca,
    che tipo di opposizione pensa di svolgere?
    R. “Sicuramente attiva.
    Vera.
    Non silente.
    Amplificherei la voce dei vercellesi.
    Voglio una Vercelli felice,
    e metterò in questo l’impegno necessario,
    qualunque sia il mio posto”

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