Prostituzione in strada, no grazie. E’ già in vigore da giovedì 18 gennaio a Carisio un’ordinanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Pasquino che cerca di arginare il fenomeno della prostituzione che in quella zona è endemica ed ha assunto un livello allarmante. Si tratta dunque di un’azione a tutela della sicurezza.
Si legge nell’ordinanza: «Il fenomeno della prostituzione ed i gravissimi effetti di allarme e turbativa per la sicurezza pubblica si sono manifestati con una specifica particolare intensità lungo la Sp n 3 Santhià-Gattinara, la Sp n 55 e la Sp3-San Damiano nonché nelle aree adiacenti alle suddette strade ed in prossimità delle aree di intersezione con le vie intersecatesi con le strade sopra elencate nonostante le azioni di contrasto poste in essere dalla Polizia Locale e dalle forze di Polizia dello Stato».
L’ordinanza durerà fino al 31 dicembre 2018 e poi verranno valutati gli effetti e l’efficacia di questa iniziativa. Inoltre in collaborazione con i Carabinieri di Santhià e di Casanova Elvo ci saranno assidui controlli. Come da altre parti nella zona chi verrà trovato con una prostituta rischia fino a 500 euro di multa.






Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).