Nuova fumata nera sul nome del candidato del centrodestra per le elezioni a sindaco di Vercelli. Dopo che pareva quasi fatta sul nome dell’ex sindaco Corsaro, un nuovo stop ha rimesso tutto in gioco. Proprio ieri quella che pareva una intesa raggiunta tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, è slittata a causa di impegni improrogabili del coordinatore regionale azzurro Paolo Zangrillo.
Quindi dopo la rinuncia di Carlo Riva Vercellotti e la non intesa sull’ex sindaco preForte, il centrodestra non ha un nome su cui puntare. A proporsi ci ha provato l’ex capogruppo di Forza Italia a palazzo Lascaris Luca Pedrale: nei giorni scorsi ha tappezzato la città di manifesti con scritto “se sarò il sindaco…” aggiungendo poi le sue valutazioni su diversi argomenti, poi ha diffuso un sondaggio Euromedia research che gli attribuisce il 39% delle preferenze davanti a Forte (28%). Spiegando anche la possibilità di presentare diverse liste a suo sostegno, il tutto grazie al suo comitato “la nostra gente”. A far chiacchierare su tale sondaggio è il fatto che il committente era lo stesso Pedrale, comunque deciso a convincere la coalizione a scommettere su di lui. Per ora però pare con scarsi risultati.
In questo contesto va poi valutata la candidatura “pesante” del noto avvocato e politico Roberto Scheda, sostenuto da una lista civica e dal gruppo consiliare di Vercelli Amica. Un nome che di certo non può che inserirsi nell’alveo del centrodestra / centro. Come verrà armonizzato il suo nome con quello proposto dagli altri partiti?
In un tale contesto sempre più teso e incerto potrebbe a questo punto prendere la situazione di petto la Lega proponendo un suo outsider. Questi potrebbe essere l’avvocato vercellese Alberto Villarboito, assai vicino all’onorevole leghista Tiramani.
Nei prossimi giorni i dubbi dovranno, giocoforza, essere sciolti.
l.a.
