Antonio Caggiano e Sergio Sorrentino di nuovo insieme in un affascinante concerto dedicato alla musica di oggi. Celebri capolavori come “Opening” di Philip Glass e “Spiegel im Spiegel” di Arvo Part (che il grande pubblico riconoscerà anche attraverso numerosi film tra cui Gravity e This Must be the Place) verranno restituiti al pubblico attraverso nuove rielaborazioni per vibrafono e chitarra elettrica, stasera 30 maggio al Museo Borgogna, inizio alle 21.
Antonio Caggiano, da poco insignito del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia con Ars Ludi, e Sergio Sorrentino, fresco della prestigiosa collaborazione con lo stesso Philip Glass e di un importante tour europeo, proporranno anche musiche di Gavin Bryars (“Extra Time” a loro dedicato), William Duckworth e brani di loro composizione, basati su suoni della natura ed elettronici.
Apriranno il concerto gli allievi della classe di percussioni del Liceo Musicale di Vercelli, guidati dal Professor Lodovico Berto.
I biglietti (da 3 a 10 euro) sono disponibili presso la Società del Quartetto, via Monte di Pietà 39 a Vercelli, anche oggi dalle 16 alle 18, oppure si possono prenotare telefonicamente al n. 0161.255575 o con email: [email protected].
E vediamo da vicino i due protagonisti:
Formatosi come percussionista al Conservatorio dell’Aquila e come compositore al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, nel 1987 Antonio Caggiano dà vita con Gianluca Ruggeri all’Ensemble Ars Ludi con cui partecipa a importanti festival e rassegne nazionali e internazionali, intrecciando rapporti di collaborazione con alcuni fra i maggiori compositori contemporanei quali Steve Reich, Giorgio Battistelli, Arvo Part, Gavin Bryars. Nel 2022 l’Ensemble vince il Leone D’argento alla Biennale Musica di Venezia.
Attivo come timpanista e percussionista nelle maggiori istituzioni lirico-sinfoniche italiane ha collaborato con importanti direttori quali Leonard Bernstein, Giuseppe Sinopoli, Lorin Maazel, Daniele Gatti, Wolfgang Sawallisch, Myung-whun Chung. Ha lavorato con diverse generazioni di compositori internazionali contribuendo attivamente alla creazione di un nuovo repertorio per percussioni.
Collabora in qualità di solista con prestigiosi Ensemble ed è docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Scrive musiche per il teatro, la danza e collabora spesso con visual artists. Ha tenuto corsi al Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano, alla Sibelius Academy di Helsinki e seminari e stages in varie parti del mondo. È il primo docente di strumenti a percussione presso l’Accademia Chigiana dal 2015.
Sergio Sorrentino, chitarrista e compositore, è considerato dalla critica “uno dei più importanti chitarristi italiani dediti alla Nuova Musica” (Radio Rai Tre) e “il miglior chitarrista elettrico al mondo per la musica classica” («il manifesto»). Il suo CD “Dream” è stato inserito dal New York Times tra “i migliori momenti di musica classica della settimana”. La sua versione per chitarra elettrica di “Orphée’s Bedroom” di Philip Glass è stata pubblicata dall’etichetta del grande compositore americano (Orange Mountain Music) ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Si è esibito come solista e solista con orchestra in tutto il mondo nelle sale da concerto e per i Festival più prestigiosi, collaborando con i più grandi nomi della scena contemporanea quali Gavin Bryars, Christian Wolff, David Lang, Elliott Sharp, Eric Mingus e tanti altri.
Ed ora, le musiche: grande protagonista del concerto è la corrente del minimalismo musicale, movimento artistico nato e sviluppatosi prevalentemente negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo sulla scia ideologica di Cage e Feldman che ne sono stati precursori.
Opening è il primo della raccolta di sei brani intitolata Glassworks del 1982 del compositore americano Philip Glass, considerato, insieme a Steve Reich, John Adams e Terry Riley, capostipite del minimalismo. L’intero album nasce come un tentativo, riuscito, da parte di Glass di creare una raccolta di musiche minimali accessibili e di breve durata. Il brano entra a far parte della colonna sonora del film All’ultimo respiro (Breathless) di Jim McBride, remake del celebre Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard.
Genius Loci prende forma dagli elementi sonori delle Grotte dell’Angelo di Pertosa in provincia di Salerno che si mescolano con l’improvvisazione, mentre Hominids unisce arcaicità e tecnologia attraverso effetti sonori, rumori ed elettronica che contrastano, irrompono, si fondono con le sonorità degli strumenti in un gioco di riflessi, di scontri, di dialoghi, tra percussioni e chitarra elettrica.
Extra Time è una composizione scritta nel 2018 e dedicata al duo Caggiano–Sorrentino dal compositore inglese minimalista Gavin Bryars.
Esponente principale della corrente estone, Arvo Pärt è l’autore del suggestivo brano Spiegel im Spiegel(Specchio nello specchio) del 1978. Originariamente scritta per violino e pianoforte, si tratta di un’opera di forte impatto emotivo, tant’è che è stata largamente utilizzata in teatro oltre che inserita in più di venti diverse colonne sonore cinematografiche.
Conclude il concerto Gymel, del compositore americano William Duckworth, brano scritto per ensemble di percussioni che ben si presta all’adattamento per chitarra elettrica e vibrafono.
Intanto il concerto “Notturni” di Daniele di Bonaventura e Emanuele Sartoris, previsto per il 19 maggio, e poi rinviato per la difficoltà a raggiungere in quei giorni Vercelli dall’Emilia-Romagna, si terrà domenica 4 giugno al Museo Borgogna alle 18.
Antonio Caggiano e Sergio Sorrentino
di nuovo insieme
in un affascinante concerto
dedicato alla musica di oggi.
Speriamo che non sia per una sol volta
ma per sempre! ..
che Philip Glass
o Gianluca Ruggeri non li separi.
..
Julio Iglesias Restiamo ancora insieme con testo Video Mario Ferraro
https://www.youtube.com/watch?v=LBci87NXlXI