Borgosesia, una nuova app per valorizzare il turismo di prossimità

Viviana Gili e Paolo Urban

Saranno presto affissi in città i cartelli Borgosesia Comune tabUIato: il Comune ha aderito all’App Tabui, nata in Piemonte e chiamata come il cagnolino che ad Alba cerca i tartufi, e che proprio come il cane da tartufi permette di trovare qualcosa di prezioso: tutte le informazioni sul turismo di prossimità.

Sui cartelli si trova il QR Code da inquadrare per scaricare l’app che, semplice e geniale allo stesso tempo, permette di visualizzare sullo schermo del proprio smartphone informazioni su tutto ciò che offre il luogo in cui ci si trova: basta inquadrare un monumento, una via, un edificio e si apre un mondo di notizie, dall’arte alla cultura, dall’enogastronomia allo sport e molto altro.

«L’opportunità di aderire a questo innovativo sistema ci è stata offerta grazie al progetto Habitat-Itinerari verso un parco culturale della Valsesia, finanziato dalla Compagnia di San Paolo – spiega l’assessore Paolo Urban – e l’abbiamo colta immediatamente: siamo infatti il Comune n.91, su un totale che sta crescendo di giorno in giorno».

Scaricare l’app è molto semplice: la si può cercare con i tradizionali motori di ricerca, oppure si inquadra il codice QR che si trova sui cartelli (che presto verranno esposti nei punti d’accesso della città ed in piazza Mazzini) e subito si può iniziare ad utilizzarla sul proprio smartphone: basta cercare il Comune di Borgosesia ed appariranno i luoghi di interesse, i punti dove poter mangiare, dormire o fare acquisti e tutte le informazioni che li riguardano, con le mappe per poterli raggiungere.

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