Blitz dell’on. Tiramani ai cancelli della Ifi di Santhià

Visita a sorpresa questa mattina allo stabilimento Ifi di Santhià, ex Magliola, dell’onorevole Paolo Tiramani che, assieme all’amministratore delegato di Ifi Ivano Lavina, ha incontrato davanti alle porte dello stabilimento i lavoratori in stato di agitazione. Lo sciopero iniziato qualche giorno fa dai lavoratori è dovuto ai ritardi nell’erogazione degli stipendi da parte della Iniziative Ferroviarie Italiane, la quale lavora essenzialmente con lo Stato come committente e più precisamente con Trenitalia. Ma dopo l’incontro di stamattina la tensione pare si sia allentata e lo sciopero sarebbe stato revocato, con la prospettiva del rientro al lavoro da lunedì.

L’incontro di stamani, con l’on Tiramani e l’Ad Lavina, ha permesso di spiegare ai lavoratori la situazione dei ritardi, dovuti ai ritardi che a loro volta hanno lo Stato e Trenitalia nel pagare i lavori eseguiti dalla Ifi.

“Il problema della Ifi – ha spiegato Lavina – sono proprio i ritardati pagamenti da parte dello Stato. Noi faremo di tutto per mantenere gli impegni con i dipendenti, risolvendo la situazione appena avremo da parte dello Stato il saldo dei pagamenti”. Si tratta dunque di una sorta di partita di giro, appena arriveranno i soldi da Roma, la Ifi si impegna a pagare i dipendenti.

In una nota diffusa nei giorni scorsi la Fiom aveva ricordato lo scontento dei lavoratori stufi “delle continue promesse di rientro delle retribuzioni arretrate – si legge -. Ricordiamo solo il 70% del mese di marzo, tutta quella di maggio e la 14° del 2017. Inoltre, ci sono forti dubbi sul fatto che la 14° del 2018, che dovrebbe essere erogata con le competenze del mese di giugno, si corrisposta nei tempi previsti”. “Fino a oggi i lavoratori hanno accettato che le retribuzioni fossero pagate il 20 del mese, “oltre ad accettare di lavorare in condizioni al limite – proseguiva la Fiom Cgil – come le temperature insostenibili nei mesi freddi, ma che passino mesi o che si arrivi alla fine del mese successivo per vedersi saldare lo stipendio o parte di questo, è inaccettabile. La Fiom Cgil chiede che l’azienda provveda a saldare quanto dovuto, altrimenti lo sciopero si protrarrà anche nei giorni successivi”.

L’onorevole Tiramani, davanti ai lavoratori, si è preso poi l’impegno di sollecitare in Commissione trasporti a Roma il pagamento degli arretrati da parte di Trenitalia. “Credo sia positiva la disponibilità che la Ifi ha dimostrato oggi a voler dialogare con i lavoratori – ha aggiunto Tiramani –. Comprendo la situazione di difficoltà dovuta principalmente ai ritardi da parte dei pagamenti pubblici. Come ho detto mi impegno, in Commissione trasporti a Roma, a fare sì che Trenitalia diventi più puntuale ni pagamenti”.

Parole che hanno aperto dunque uno spiraglio, aprendo la strada a un rientro della protesta dei lavoratori che dovrebebro terminare los ciopero e rientarre al lavoro lunedì.

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