Il ballottaggio di domenica sarà senza apparentamenti

I duellanti di domenica prossima

 

Vercelli – Mentre la campagna elettorale per il ballottaggio di domenica prossima tra l’attuale sindaca Maura Forte (centrosinistra) e l’ex sindaco Andrea Corsaro (centrodestra) sta assumendo toni sempre più accesi (leggi qui), soprattutto sui social (a suggerire di tornare alla calma, tra gli altri, gli ex candidati sindaco giunti ai ballottaggi Mariapia Massa ed Enrico De Maria e l’ex consigliere regionale Gabriele Molinari), i duellanti fanno la conta dei possibili sostegni “extra”.

 

Maura Forte che, con il suo 24,66 per cento deve inseguire (Corsaro parte dal 41,89) ha incassato l’appoggio ideale – non formalizzato da un apparentamento sulla scheda – di + Europa e di Vercelli Democratica. La coalizione che appoggia Corsaro non ha invece avanzato alcuna proposta di apparentamento. Dal canto suo, Roberto Scheda (forte del suo straordinario 14,39 per cento con le due liste civiche che lo appoggiavano) aveva già anticipato che non avrebbe raccolto nessuna proposta di apparentamento da parte dei due contenendenti. E la stessa cosa hanno fatto sia i SiAmo Vercelli sia il Movimento 5 Stelle. Insomma, sia Scheda, sia Perfumo, sia Catricalà hanno dato piena libertà di voto a quel 28,3 per cento dei vercellesi che li aveva votati al primo turno. E la situazione è tuttora questa, a meno di clamorosi ma anche improbabili endorsement – verso uno dei duellanti –  dell’ultima ora.

La sfida sembra scontata, ma non lo è affatto. Vercelli è famosa per due clamorosi ribaltoni tra il primo e e secondo turno che portarono al successo il centrosinistra, staccatissimo prima del ballottaggio; e poi peserà l’incognita dell’astensionismo  che, cinque anni fa, fu addirittura clamorosa: i due sfidanti assommarono in totale 16.592 voti validi, un’inezia sugli 37 mila aventi diritto al voto.

A proposito di voti e di futuri consiglieri comunali in caso di successo di uno o dell’altro candidato, una precisazione sulle liste di Roberto Scheda. In un primo tempo era stato calcolato che, in base alle combinazioni, in caso di successo di Corsaro, sarebbero entrati in Consiglio, oltre a Scheda, il recordman di preferenze della lista “Voltiamo Pagina” Paolo Campominosi (163 preferenze) e il più votato della seconda lista “Uniti si vince”, Francesco Sereno. In realtà, in caso di successo di Corsaro, il terzo consigliere sarebbe Andrea Conte, secondo classificato sempre di “Voltiamo pagina” con 138 preferenze.

Qualora dovesse vincere la Forte, il gruppo Scheda avrebbe solo due rappresentanti, Scheda stesso e Campominosi.

 

l.a.

 

 

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