Verso il ballottaggio: la campagna sui social degenera e scoppiano aspre polemiche

Continua ad infiammarsi la polemica tra i sostenitori del centrodestra e del candidato a Sindaco Andrea Corsaro e quelli del centro sinistra e del candidato a sindaco Maura Forte.
Al centro delle ultime diatribe i post su facebook che, negli ultimi giorni di campagna, si fanno più accesi e duri. Da un lato la Forte è partita ad alzo zero, evidentemente cercando con una precisa strategia social, una rimonta in vista del ballottaggio, con post nei quali addita al suo predecessore, e attuale concorrente, una serie di fatti negativi per Vercelli che si sarebbero ripercossi negli anni. Dall’altra ad aumentare ancora la polemica ci hanno pensato una serie di post del segretario della Lega Tiramani che, per sostenere la sua teoria secondo cui l’attuale sindaco non dica la verità rispetto a ciò che fece Corsaro quando era sindaco, il claim infatti è sulle “bugie”, ha tirato in ballo anche la fotografia elettorale del sindaco uscente, alludendo al fatto che fosse stata ritoccata rispetto alla realtà. Colpi bassi a vicenda insomma.

 

Polemiche che, nelle ultime ore, hanno anche generato reazioni.

In una lettera firmata dalle candidate del Pd Sara Rocutto, Marilina Amisani, Francesca Tini Brunozzi, Patrizia Jorio Marco, Teresa Toscano, Marie Claire Mortarotti, Carola Loiro, Carola Rigoni, Graziella Ranghino, Sara Vinci, Manuela Naso, Mariella Moccia, Miriam Leone, stigmatizzano quanto detto da Tiramani e lo accusano di sessismo.
“In questi giorni in più di un’occasione l’On. Paolo Tiramani, Deputato della Lega, non ha mancato di attaccare il Sindaco Maura Forte diffondendo sulla sua pagina Facebook post conditi di sessismo – scrivono -. Noi, donne del Partito Democratico che in queste settimane abbiamo sostenuto la ricandidatura di Maura Forte, non solo le esprimiamo la massima solidarietà, ma condanniamo nel modo più assoluto il comportamento manifestato da chi dovrebbe rappresentare lo Stato italiano. Proprio Tiramani qualche mese fa solidarizzò con Emma Marrone per gli attacchi sessisti subiti dalla cantante a seguito di alcune sue posizioni espresse dal palco: dov’è sparita la sua sensibilità sul tema? L’uso denigratorio del corpo delle donne a fini elettorali rappresenta il punto più basso di una campagna elettorale i cui toni dovrebbero rientrare nei ranghi del confronto civico. È dal confronto di idee e programmi che gli elettori dovrebbero essere ispirati, non da attacchi che nulla hanno a che fare con il rispetto reciproco che dovrebbe essere sempre mantenuto tra le parti in campo”. E poi concludono: “Sappiamo che anche alcune candidate della coalizione a sostegno del candidato del centro-destra Andrea Corsaro hanno preso le distanze dai contenuti pubblicati da Tiramani: cerchiamo, assieme, di far sì che durante quest’ultima settimana sia, da ambo le parti, la Politica a caratterizzare la campagna elettorale”.

 

A stretto giro di posta arriva poi la risposta dell’onorevole Tiramani: “Ma quale sessismo, ho trattato il sindaco Forte semplicemente come un soggetto politico, non come una persona di sesso maschile o femminile! È un sindaco che, così come nelle fotografie è ricorsa al photoshop per modificare la sua immagine e renderla più gradevole, nello stesso modo attraverso la sua comunicazione e la propaganda del suo guru, esalta l’operato della sua amministrazione facendo passare per cose fatte, cose che in realtà non sono state compiute. Non è un attacco alla persona, ma rientra nella dialettica politica tra soggetti di gruppi opposti”.
E poi prosegue Tiramani: “Il mio unico intento era quello di portare alla visione e rendere chiaro ai cittadini il fatto che il sindaco non disdegna il ricorso a mezzi che esasperino e modifichino la realtà. Il fatto di accusare di sessismo rientra appunto in questa pratica di mostrare una realtà diversa da quella che in effetti è! Chi mi conosce lo sa benissimo. Solo qualche settimana fa, infatti, chiesi l’espulsione di un iscritto della Lega che si era permesso di insultare la cantante Emma Marrone. Rinnovo assolutamente il mio intento di voler mostrare ai cittadini di Vercelli quella che è la realtà della loro città, in modo che possano fare una scelta sulla base dei fatti e non di storielle come sono state spesso loro raccontate in queste settimane. Naturalmente il mio rispetto per il sindaco Forte è assolutamente immutato come persona, ma come sindaco, al contrario ho molti dubbi ed è mio compito, come segretario provinciale della Lega e soprattutto in questi momenti di campagna elettorale, mettere in evidenza tutto ciò che non vada bene. Ritengo di aver avuto un comportamento politicamente corretto e di aver fatto il mio lavoro”.

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