Baglione (Lega): “No alla soluzione delle Coop private nei nostri ospedali ospedali per ‘salvare la sanità’”

Da Daniele Baglione, segretario provinciale della Lega Salvini Premier, riceviamo e pubblichiamo:

Quando si parla di salute pubblica tutti siamo d’accordo nell’affermare che vogliamo il miglior servizio possibile per garantire le migliori cure a ciascuno, basato su eccellenza, rapidità di intervento e costi adeguati.

Per decenni abbiamo adottato un modello di sanità pubblica che oggi non è più sostenibile e che non riesce più a rispondere alle esigenze dei cittadini come dovrebbe.

Ciò a causa di molteplici fattori, in particolare, la carenza cronica di personale medico è diventata ormai la causa principale della difficoltà a garantire i servizi adeguati a tutti, specialmente in aree disagiate o periferiche.

Parlando di Noi, gli Ospedali di Vercelli e quello Valsesiano rappresentano la cosiddettasanità pubblica” quella che ci appartiene come diritto e quella che deve essere tutelata ad ogni costo, senza se senza ma! Questo sta alla base di ogni nostro pensiero e considerazione.

Detto ciò, la ricerca costante di medici ed infermieri che possano lavorare nei nostri Ospedali va portata avanti anche mettendo in campo soluzioni integrative di attrazione verso questo territorio.

Su questo tema, sia a Vercelli che a Borgosesia sono decine i concorsi banditi dall’A.S.L.che, però, non hanno risolto il problema perché spesso vanno deserti.

Il tema vero è: in un’epoca in cui la carenza di personale sanitario è cronica (ed il problema è nazionale e frutto di politiche del passato sbagliate i cui errori si ripercuoteranno a lungo sulle nostre teste) come rispondere all’emergenza? Certamente non con metodi convenzionali, non possiamo affrontare un’emergenza con regole e leggi di 50 anni fa, ma con idee alternative scardinando i vecchi sistemi.

Non esiste UNA soluzione, esistono diversi strumenti che amalgamati l’un con l’altro possono tamponare la situazione in attesa che arrivino risorse umane dalle Scuole di Specializzazione delle Università e passeranno ancora anni.

Quando leggiamo commenti di alcuni che hanno fatto politica attiva fino a qualche mese fa e che sostengono di avere la soluzione salvifica in tasca, ci chiediamo per quale motivo non l’abbiano adottata quando “comandavano”.

Se la soluzione è regalare la nostra Sanità al sistema delle cooperative private, come pare proponga Tiramani, smantellando il pubblico a favore degli interessi di qualche potente coop: noi diciamo no grazie.

Vogliamo forse in futuro affidare totalmente la nostra salute alle cooperative private? Quello è puro business” che si colloca ben lontano dal concetto di Welfare, di servizio sanitario equo. E, in questo, concordiamo con quanto affermato anche dal Segretario Provinciale del Pd Moccia. Qui non si sta giocando a chi la spara più grossa, abbiamo bisogno di interlocutori seri, non di demagogia.

Noi crediamo che l’accesso ai servizi sanitari debba essere uguale per tutti e garantito a tutti. Con questo concetto imprescindibile ben chiaro in testa si può poi ragionare se l’offerta può essere data dal pubblico, dal privato o dalla sinergia di entrambi.

Sappiamo benissimo che il momento è difficile e lo sarà probabilmente ancora di più, per questo crediamo che il ruolo del privato e gli investimenti dei privati siano fondamentali per garantire alcuni servizi che però si affiancano ed integrano quelli del pubblico, garantendo le vere esigenze sanitarie del territorio.

L’Ospedale della Valsesia è un punto di riferimento per la nostra popolazione. Proporre di ridurlo a un post acuzie o a un punto iper specializzato come propone Tiramani vuol dire abbandonare definitivamente la gente che vive in queste zone. Vuol dire smantellare l’Ospedale!

Il pronto soccorso per noi è vitale (perché purtroppo se ci viene una banale colica , non siamo noi a scegliere dove e quando averla) e le specialità di base che esistono oggi all’interno dell’Ospedale devono garantire a chi vi accede di essere messo in sicurezza. A questo non intendiamo rinunciare.

Ce ne stiamo occupando assiduamente, e stiamo lavorando anche al potenziamento dei servizi territoriali con i finanziamenti del PNRR , nella futura Casa di Comunità di Varallo ad esempio ci sara’ un PUA- punto unico di accesso per i servizi socio assistenziali e questo permettera’ ai cittadini una semplificazione agli accessi.

In ambito ospedaliero è stato approvato un robot per gli interventi ortopedici dedicato alla chirurgia protesica, una tecnologia all’avanguardia che verrà messa proprio in questo ospedale per sostenere una vocazione in questo campo, sono stati dedicati fondi importanti per un reparto di rianimazione che ora ha un primario, ciò anche per garantire maggiore attrattività futura.

Questo potenziamento, a regime, servirà alla programmazione delle attività chirurgiche del nosocomio permettendo al personale di offrire prestazioni sanitarie con maggiore sicurezza.

Certo al momento mancano i medici e questo è un dato oggettivo, ma questo scoglio progressivamente sara’ superato, nel frattempo dobbiamo sostenere l’esistente e gettare le basi dell’Ospedale del futuro, un ospedale sicuro e generalista ma con specifiche vocazioni specialistiche e anche tecnologico.

Non è con l’allarmismo o con le soluzioni pronte all’uso che ci si deve ritagliare spazi politici improvvisandosi esperti di sanità.

Occuparsi di sanita’ pubblica e’ complesso e occorre cercare rimedi a 360 gradi anche con misure straordinarie e temporanee per le aree disagiate.

Ogni idea utile va portata avanti, come quella del nostro Consigliere regionale e Presidente della commissione sanità Alessandro Stecco con la proposta di legge per incrementare le retribuzioni dei medici che decidono di lavorare in zone periferiche come la Valsesia per incentivarne l’arrivo. Soluzioni di questo tipo sono state adottate in altre Regioni come per esempio la Toscana, perciò si possono adottare anche da noi.

La Lega provinciale avvierà sul tema Sanità un’apposita Consulta permanente che sarà aperta a tutte le persone che hanno professionalità adeguate per seguire l’evoluzione dei nuovi modelli di sanita’ territoriale e fare proposte serie per la programmazione della nostra Sanità pubblica.

Non ci interessa il colore politico, in questo caso, ci interessa dare un futuro adeguato ai nostri figli ed a tutti i nostri cittadini.

Il futuro che vogliamo in tema di tutela della nostra salute non è fatto di business e di gettonisti in sanità ma di professionisti che amano il proprio lavoro e che lo considerano una missione, non un affare.

Daniele Baglione, Segretario Provinciale Lega Salvini Premier

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3 Commenti

  1. A parte i soliti “eccellenza .. sostenibile”
    nel merito del nocciolo della questione
    Baglione ha ragione
    da vendere
    W la Sanità Pubblica !
    “Qui non si sta giocando
    a chi la spara più grossa”
    ! ??????????
    siamo sicuri?
    è convinto Baglione
    vuol fare davvero ..?
    ..
    Ci vuol determinazione
    bisogna Fare davvero !
    ..
    Richard Wagner: The Valkyrie – Ride of the Valkyries
    https://www.youtube.com/watch?v=hQM97_iNXhk
    1-c.

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