Baby gang devasta il Porto Birra: tre persone ferite. La titolare “Episodio gravissimo, vogliamo più sicurezza”. Indagini in corso

La foto del cartello che si trova sulal porta d'entrata del Porto Birra dopo la devastazione avvenuta la sera di Pasqua

“Forse riapriremo il locale venerdì, ma resta la paura e soprattutto il senso di smarrimento per questo fatto assurdo che ci è accaduto, che ci ha dimostrato quanto poco ci si possa sentire tutelati nella propria città”. Sono le amare parole della titolare di Porto Birra, la birreria all’angolo tra via Foa e via Morosone che, la sera di Pasqua, è stata teatro di un folle raid da parte di una baby gang. Quella sera, poco dopo le 22.30, i locali di via Foa, punto d’incontro di diversi vercellesi, anche di una certa età, dal momento che si tratta di un locale noto per la sua accoglienza, tranquillità e per i prezzi alla portata di tutti, sono stati invasi da due gruppi di ragazzi che in pochi minuti lo hanno letteralmente devastato. Nel raid sono stati anche malmenati due clienti e il barista, e poi sono stati infranti bicchieri, bottiglie, vetri e rovesciati i tavolini.
Secondo la primissima ricostruzione pare che i primi a piombare al Porto Birra gridando “aiutateci” siano stati alcuni giovanissimi, provenienti di corsa dalla direzione di piazza Cavour. Erano probabilmente inseguiti da altri giovani, che volevano aggredirli. Di fatto, poco dopo, provenienti sempre da piazza Cavour, sono entrati nel locale altri ragazzi che hanno iniziato a colpire all’impazzata coloro che erano all’interno e a distruggere ciò che gli arrivava a tiro. Ad avere la peggio il barista e due clienti che sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale. In pochi minuti, poi, sono arrivate le forze dell’ordine, che nel fuggi-fuggi generale pare siano riuscite a fermare almeno due persone, una delle quali, pare fosse decisamente alterata dall’alcool, sarebbe stata arrestata.
Si tratta del secondo episodio di questo tipo avvenuto in pochi mesi in città, sempre nel centro storico. Il precedente atto distruttivo aveva avuto come oggetto il ristorante “Paolino” di piazza Cavour. E anche in quella circostanza erano venuti a contatto due gruppi di giovanissimi: una donna in quell’occasione era stata ferita ad una gamba dal lancio di una bottiglia.
La titolare di Porto Birra è, oggi, sconsolata: “Siamo qui da tre anni e mai avremmo pensato che potesse accaderci qualcosa del genere. Mai, in questo tempo, abbiamo avuto episodi di vandalismo o aggressioni nel locale. Pensavamo che questa fosse una zona tranquilla. Forse, i controlli certosini che venivano fatti per il covid, dovrebbero essere ripetuti anche per la pubblica sicurezza se per le strade ci sono queste bande di violenti che entrano a spaccare tutto”. Di solito il Porto Birra apriva i battenti il mercoledì e restava aperto fino alla domenica successiva. Ma stavolta la titolare si prenderà ancora un paio di giorni di riflessione, anche per concludere l’opera di pulizia del locale devastato. È assai probabile, infatti, che il locale riapra venerdì.
Le forze dell’ordine, intanto, sono all’opera per individuare i responsabili e ricostruire con chiarezza quanto accaduto, comprese le ragioni, se possono esistere, di una tale violenza.

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3 Commenti

  1. Penso e credo si debba gridare a voce alta: BASTA.
    Vogliamo vivere in tranquillità la nostra vita,le nostre serate,le nostre notti.
    BASTA.
    È assolutamente necessario che le forze dell’ordine ci tutelino da questi assurdi e incivili episodi di violenza.
    Le pattuglie che circolano nel centro storico DEVONO pelustrare la zona a piedi e NON in auto:il centro storico non è agibile alle pattuglie in auto,anzi è pericoloso per l’incolumità di chi ci passeggia tranquillamente.
    Se capita una richiesta di intervemto urgente,non riescono a muoversi velocemente con tutta la gente che staziona ovunque.
    A PIEDI SI DEVONO MUOVERE e non una sola ma di più.
    Solo così si potrà placare l’imbecillità di quei gruppi che escono di casa con il solo scopo di fare risse,danni e atti vandalici.
    Altro fattore importante è controllare capillarmente la distribuzione di alcolici a chi non è ancora maggiorenne e punire senza indugio chi da loro da bere sostanze vietate.
    Non credo sia impossibile,anche perchè si conoscono molto bene i locali che non hanno alcun scrupolo su chi vendere bevande vietate.
    Anche agli h24 ( via dei Mercati) dovrebbero vietare di mettere nelle loro macchinette bevande alcooliche.
    Nel nostro centro storico i negozi chiudono e al loro posto appaiono solo locali dediti alle cibarie e al bere,aprono 3/4 giorni a settimana perchè fanno il pieno solo nelle serate e NOTTI attorno ai we.
    Noooo,così non si va avanti,così si rovina il centro storico,così si incitano i balordi e gli sciagurati notturni a sguazzare indisturbati.
    Non mi si venga a dire…….”sono giovani e devono divertirsi “…..
    Grazie.

  2. L’episodio è nuovo per Vercelli e preoccupa. NON stupisce, anzi meraviglia che nella nostra piccola città accada solo ora quel che altrove è “patrimonio consolidato” del vivere di ogni giorno Le Forze dell’Ordine faranno certamente la propria parte, forse nei termini richiesti nell’intervento precedente, poi la ..Giustizia farà il proprio corso. .. spero che quest’ultima, per una volta, ci stupisca favorevolmente;
    Il problema, per dirla con una vecchia espressione: sta a monte Lo si rintraccia nella cultura prevalente, nella disumanizzazione . . e mancanza di valori etici e morali nella scuola .. a partire, p. es., da quando si diffusero i primi, ormai arcaici, violenti videogiochi che *divertirono” i genitori di questi ragazzi
    Ultimamente s’è “arricchito” l’ormai folto, se non prevalente, gruppo dei bulli con “nuovi ingressi, esempi da imitare..
    Ecco un caso estremo ma rappresentativo dell’insegnamento così come viene impartito. Una circostanza non casuale che dimostra quel che si VUOL FARE:
    https://voxnews.info/2023/04/11/maestra-sospesa-ministro-troppe-ave-maria-%f0%9d%9d%9b/

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