Gli aumenti dei pedaggi autostradali previsti con le nuove tariffe 2019 non dovrebbero toccare la A4 che per nove anni consecutivi, dal 1999, aveva già visto altri aumenti.
Confartigianato però, in una nota, protesta formalmente contro le nuove tariffe. “Dal 1° gennaio sono entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato tramite un post su facebook del Ministro Danilo Toninelli di aver provveduto a bloccare per almeno i primi sei mesi del 2019 i rincari alle tariffe autostradali del 90% delle tratte nazionali. In quel 10% di tratte autostradali non incluse figurano quelle piemontesi. I rincari più consistenti si sono registrati sulla A32 tra Torino e Bardonecchia (+6,71%), che evidenzia uno degli aumenti più alti d’Italia, sul tratto della A5 tra Aosta e il Monte Bianco (+6,32%), e sulla A6, una delle tratte più battute dai torinesi, dove il pedaggio aumenta del 2,2%”.
“Si tratta di aumenti che danneggiano imprese e persone: imprese che devono muoversi per lavoro e che si vedranno ricaricare sui costi di materiali e servizi gli aumentati pedaggi; e i pendolari che quotidianamente percorrono le tratte autostradali per lavoro”. Così Aldo Caranta, Presidente autotrasporti Confartigianato Piemonte