Anche a Vercelli le denunce a domicilio per le fasce più deboli: ecco come fare

La Questura di Vercelli dallo scorso mese di ottobre ha avviato in modo sperimentale il servizio “Denunce a domicilio” – “Se tu non puoi, veniamo noi”.

Nello specifico tutte le persone ultrasessantacinquenni o invalide, impossibilitate a recarsi in Questura, che hanno necessità di presentare una denuncia o una querela possono richiedere l’intervento di personale di Polizia a casa propria.

Ogni martedì dalle ore 10,00 alle ore 13.00, previo appuntamento telefonico, gli ufficiali dell’U.P.G.S.P. si recheranno a casa degli utenti interessati.

La richiesta da parte dell’utente può essere effettuata tramite linea di emergenza 112 N.U.E., tramite telefonata all’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura, o tramite la Volante che interviene sul territorio.

In ogni caso la segnalazione sarà subito veicolata all’operatore della Sala Operativa, che predisporrà una scheda riportante una sigla con numerazione progressiva.

Il giorno seguente l’ufficiale di turno recupererà in Sala Operativa la scheda, contatterà il richiedente comunicandogli il numero progressivo di riferimento e fisserà un appuntamento per recarsi al suo domicilio a ricevere la denuncia (che nell’oggetto dovrà riportare la sigla con numerazione progressiva assegnata alla procedura).

L’Utente, quando si presenterà l’Ufficiale della Polizia di Stato, prima di farlo entrare nell’abitazione dovrà richiedere la sigla che gli è stata assegnata, al fine di evitare che malintenzionati possano sfruttare tale meccanismo per perpetrare truffe o altri reati.

In caso di assenza del richiedente non comunicata all’Ufficio, questi verrà ricontattato per fissare un nuovo appuntamento; in caso di seconda assenza la procedura si chiuderà, salvo che la necessità venga nuovamente rappresentata.

Ricevuta la denuncia/querela si seguirà l’iter normale della trattazione atti.

Tutto ciò varrà nei casi in cui non ci sia urgenza per la ricezione della denuncia/querela; nei casi di urgenza, infetti, il servizio sarà comunque assicurato nel più breve tempo possibile senza che venga seguita la procedura di cui sopra.

Analogamente potrà essere richiesto l’intervento a domicilio, secondo procedure da concordare con gli uffici investigativi, per la ricezione di denunce da parte di altri soggetti inquadrabili nella categoria delle cd. “fasce deboli”, come ad esempio le vittime di violenza di genere o di maltrattamenti in famiglia, che potrebbero preferire, almeno nella fase iniziale del delicato iter processuale, che si apre proprio con la denuncia di un reato, rendere le proprie dichiarazioni in un ambiente diverso da quello degli Uffici di Polizia.

A tale proposito si evidenzia che la Questura di Vercelli è stata dotata di un personal computer portatile donato dal Club Service “Soroptimist”, proprio per incoraggiare ancor di più i soggetti vittime di violenza di genere ad affrontare il difficile momento della denuncia tra le mura domestiche, e quindi in un ambiente che può essere per definizione percepito come “protetto”.

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