Come facilmente pronosticato, risolto il problema dei 21 richiedenti asilo pakistani e afghani di quale giorno fa, la vicenda si è ripetuta, stavolta però per un numero limitato di persone: quattro, tre pakistani e un afghano.
Sono giunti nella nostra città l’altro giorno, ed essendo adesso off-limits i giardini di piazza Mazzini, sono andati a sistemarsi davanti alla questura. Anche stavolta è intervenuta Vercelli Solidale che ha portato i quattro richiedenti asilo sotto il portico del Comune per proteggerli dalla pioggia, sostenendoli con dei sacchi a pelo e cibo.
E’ quindi stata intavolata una lunga trattativa con la polizia municipale e con la questura, alla presenza anche alcuni consiglieri comunali di opposizione tra i quali il capogruppo del M5S Michelangelo Catricalà e l’ex sindaca Maura Forte. La notte scorsa i quattro stranieri hanno potuto trascorrerla nei sacchi a pelo sotto il portico del municipio, poi sono tornati davanti alla questura per la richiesta dello status di rifugiato. Quindi, nel pomeriggio, sono stati accompagnati alla Pistra e dopo il tampone (per tutti esito negativo), sono stati accolti in un alloggio della Caritas in via Feliciano di Gattinara. La Caritas ha potuto accoglierli perché appunto stavolta erano pochi.
Un altro esito a buon fine, in attesa di scoprire i motivi della scelta di Vercelli da parte di tutte queste persone, che pure entrano nel nostro Paese da tutt’altra strada: ragione che (passaparola a parte) nessuno è ancora riuscito ad appurare. Ed è obiettivamente questo il problema, non di poco conto, che va analizzato e approfondito, anche per approntare soluzioni.
