Alle 19 i 40 profughi dalla Ucraina sono arrivati alla Piastra del “Sant’Andrea” con il pullman di Olmo

Il Lupo Bianco appena sceso dal pullman

Alle 19 il grande pullman della “Viviani è arrivato davanti alla Piastra dell’ospedale “Sant’Andrea” e dalla folla in attesa (c’erano anche tanti bambini con in mano un dono per i piccoli coetanei ucraini) si è levato un lungo, caldo, affettuoso applauso. La città ha accolto così i 40 profughi fuggiti dall’Ucraina in fiamme.

L’arrivo alla Piastra era stato disposto e organizzato alla perfezione, in accordo con Carlo Olmo, dal direttore generale Eva Colombo per il triage Covid, che è attualmente in corso: gli eventuali “positivi” saranno portati in stanze appositamente predisposte dal Comune di Prarolo: gli altri andranno sempre a Prarolo, nelle famiglie che hanno chiesto di ospitarli, ma prima tutti al Modo Hotel per una cena e per il riposo prima delle destinazioni che saranno assegnate domattina.

Ad accogliere Carlo Olmo, Angela Oliviero, Serena Rubini, Antonella Rossi, Emanuele Nepentini, il titolare del Modo Hotel Tonino Olivieri le madri e i 18 bambini ucraini, come dicevamo una folla, che li ha applauditi e incoraggiati, tributando una vera ovazione a Carlo Olmo, stanchissimo, ma felice. Eccezion fatta per il consigliere regionale e comunale Carlo Riva Vercellotti, nessun rappresentante politico a dare il benvenuto a nome della città. A rappresentare l’Asl il dirigente medico Germano Giordano, che ha organizzato l’accoglienza.  E l’Asl è stata semplicemente straordinaria offrendo the e cioccolata calda ai bambini e alle loro mamme, mentre erano in attesa di sottoporsi al tampone molecolare. Dice Riva Vercellotti: “L’hanno fatto non solo per dovere, ma con il cuore, si vedeva, l’affetto degli operatori sanitari dell’Asl era palpabile”.

Un particolare commovente, c’è anche chi ha pensato di dare subito da mangiare alla cagnolina husky Nima, arrivata con una famiglia di profughi.

Poco fa, alle 21,30, il dottor Germano Giordano ci ha comunicato che tutte le madri ucraini ed i loro figli sono risultati negativi al tampone molecolare pr il Covid: la comitiva si è dunque trasferita al Modo Hotel.

Infine, poco prima della mezza, la rubrica “Storie” di Raidue ha trasmesso un servizio realizzato da Silvia Squzzato sulle prime due donne ucraine, Alla e Aliona accolte a Vercelli, con i loro tre figli, appunto grazie al Lupo Bianco. Questa mattina, tra le 7 e le 9, Olmo sarà intervistato via Skype da Raiuno, sempre sulla sia missione umanitaria in Ucraina.

 

Ecco le commoventi immagini dell’arrivo nelle foto di Renato Greppi

 

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