Alla vigilia del match con il Feralpi Salò, Mr Paci: “Dobbiamo trovare la nostra identità, siamo una squadra giovane con grandi potenzialità”

Massimiliano Paci

Un’opportunità per sistemare, per aggiustare tutta una serie di aspetti che, nelle ultime partite, sono venuti meno e riprendere un cammino importante sulla via del campionato. E’ questo lo stato d’animo che accompagna la Pro Vercelli alla viglilia di Feralpi Salò-Pro Vercelli, che si giocherà domani alle 14.30; un match molto difficile, dove si andrà sul campo di una delle squadre più in forma del momento e tra le più attrezzate del girone. Le Bianche Casacche, dopo gli ultimi risultati negativi, caleranno in riva al lago di Garda decise a recuperare almeno una parte dei punti persi per strada nelle ultime partite. Nella conferenza stampa di presentazione alla partita, mister Massimo Paci fa il punto della situazione.

“Noi abbiamo molto equilibrio come squadra: è vero che, a livello tattico e di gioco, la nostra ambizione è quella di poter arrivare a fare decisamente più di quanto si è fatto fino ad ora: le prestazioni con Renate e Triestina ad esempio,  sono state prestazioni di alto livello che possono essere migliorate: la mia ambizione, dal giorno in cui ho iniziato a lavorare qui è quella di migliorare il più possibile le cose, sempre, costantemente.  Purtroppo non sono arrivati i risultati sperati, ma questo non significa che la squadra in campo abbia subìto in maniera remissiva gli avversari; questa non è una squadra che occupa una posizione di classifica non buona a causa della mancanza di valori o che altro. Abbiamo purtroppo subìto delle reti negli ultimi minuti di gioco che hanno determinato risultati negativi, cosa che non deve cambiare l’equilibrio, assolutamente. Non possiamo assolutamente attribuire solo ai risultati la nostra storia attuale; purtroppo si viene giudicati soprattutto per i risultati conseguiti e di questo siamo consapevoli però, ad un’analisi più approfondita della situazione, si possono estrapolare dal contesto anche diverse note positive: siamo una squadra molto giovane, una delle più giovani del campionato, ogni partita schieriamo almeno 4-5 giovani, mentre la maggior parte delle altre squadre punta su giocatori di maggiore esperienza”.

Un momento poco felice quindi, in cui più di tutto pesa la mancanza di risultati: la squadra, nonostante abbia raccolto poco, non ha mai realmente sfigurato (a eccezione forse del derby con Novara) esprimendo per lunghi tratti di partita anche un gioco piacevole ed efficace. “Dopo sei giornate ovviamente, non potevo pensare che, con un organico così infarcito di giovani, saremmo potuti diventare la squadra ammazza-campionato che fa la differenza tutte le partite per 90 minuti; quindi, dal punto di vista tecnico, le cose stanno andando bene, quello che bisogna trovare sono i risultati. In questo senso, la partita di domani diventa una sfida molto grande da vincere perché, in caso di risultato positivo, si verrebbe a ripristinare una condizione di grande equilibrio. Quello che dobbiamo riuscire a fare al più presto è trovare la nostra identità: dal punto di vista tattico, domani mi aspetto di affrontare una squadra che si sa difendere molto bene e in attacco ha le potenzialità per andare a segno in qualsiasi momento quindi, una squadra di tutto rispetto. Probabilmente, confrontarsi con una squadra di questo calibro, potrebbe essere positivo in questo particolare momento ma, ribadisco, la Pro Vercelli deve arrivare a giocare tutte le partite mostrando una propria identità, indipendentemente dalle caratteristiche dell’avversario di turno. Identità che, a questo punto della stagione, non abbiamo ancora trovato completamente; siamo in una fase evolutiva dove sono state fatte cose buone e altre meno buone, che ci hanno fatto perdere per strada diversi punti. Siamo consapevoli che, senza questi errori saremmo qui a parlare di ben altra posizione in classifica, purtroppo non abbiamo ancora trovato la “chiave” per divertire e fare innamorare di noi i tifosi e la proprietà, come è nelle nostre ambizioni. Io sono fermamente convinto che questo gruppo abbia le potenzialità per trovare questa identità, però dobbiamo arrivare a trovarla; io sono il tecnico e quindi il primo responsabile che deve cercare gli strumenti giusti ai ragazzi per diventare altamente competitivi. E la squadra dovrà fare il suo: i più giovani lavorare sodo per maturare e i più anziani a mettere quel “qualcosa in più” che solo l’esperienza in categoria può dare”.

Per il match di domani tutti arruolabili: in dubbio solo Simone Calvano, che ha riportato una lieve distorsione mercoledì nel match di Coppa Italia a Piacenza. “Ancora non sappiamo se convocarlo o meno; nel pomeriggio è in programma una riunione con lo staff medico, dopo cui decideremo di conseguenza”.

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