Per anni, per decenni è stato il riferimento di tutti alla Palestra Mazzini: dei pallavolisti, dei cestisti, dei ginnasti, degli schermidori, di allenatori, accompagnatori, del pubblico. Se c’era un problema, lui, il Giulio, il custode della Mazzini, lo risolveva sempre.
Se n’è andato a 90 anni. Forse pochi sapevano il suo cognome, che era Manna. Si è spento alla Casa di Riposo di Caresana, dov’era ricoverato da poco tempo, ma il paese che lo aveva accolto era Asigliano, ed è lì che martedì, alle 10,30, nella chiesa parrocchiale, saranno celebrati i funerali. Dopo le esequie, la salma di Giulio Manna sarà portata nel suo paese natale, Lenta, per essere sepolta nella tomba di famiglia. Il Rosario sarà recitato domani, domenica, alle 18, sempre nella chiesa parrocchiale di Asigliano.
Giulio Manna lascia il figlio Michele, con la moglie Milena ed il nipote Riccardo; quindi il fratello Giovanni, con la famiglia; i consuoceri Lena e Antonio, e tutti i parenti. E, soprattutto lascia un ricordo indelebile in tutti coloro che per anni hanno frequentato la Mazzini, durante i grandi e piccoli eventi di tutti gli sport vercellesi, calcio escluso. Era davvero una cara persona e un esempio per tanti lavoratori.
Ci ha lasciati una persona immensamente “bella” dentro. Un uomo di altri tempi, che oggi è raro trovare.Sempre allegro, disponibile, pronto alla battuta. Ma soprattutto un uomo al quale il lavoro non faceva difetto. Se non c’era, lo cercava. Tutti volevano il “Giulio”. Tutti cercavano il “Giulio”. E lui, rispondeva sempre presente. Un vero e proprio “personaggio”della “Mazzini”. Il “Giulio” era la “Mazzini”. E che il tuo riposo sia il più dolce possibile mio caro Amico.