Era l’uomo che , all’inizio degli Anni Ottanta, salvò la Pro Vercelli andando a convincere Giuseppe Celoria a prendere il timone della società (che era affidata ad un commissario) in cui, come consigliere, entrò lui stesso a far parte. A 80 anni se n’è andato Giorgio Carboni, per molto tempo presidente degli Agenti di commercio dell’Ascom di Vercelli e pure consigliere nazionale della categoria. Lascia moglie, i figli Stefano, con i nipoti Sara e Andrea, e Massimo, con Elisa e la nipote Giorgia; quindi le sorelle, le cognate, i parenti, tanti amici.
I funerali saranno celebrati domani, mercoledì, alle 10,30, nella chiesa delle Maddalene dove oggi, martedì, alle 17, sarà recitato il Rosario.
Dipendente per molti anni della Berendsohn di Amburgo, specializzata nell’oggettistica pubblicitaria, Giorgio Carboni si diede da fare (erano gli Anni Settanta) per trovare la pubblicità per fare uscire il giornalino dei Club della Pro Vercelli “Alè Leoni”, al quale collaborava con gli indimenticabili Piero Reis, Felix Lombardi, il fratello di Felix, Nando, e Franco Carmagnola, scomparso poco tempo fa.
S’era preso così a cuore la Pro che, appunto con i fratelli Lombardi, era andato ad appoggiare economicamente la gestione commissariale di Ferdinando Vanzini, propedeutica alla futura gestione del gruppo Celoria. Gestendo pubblicitariamente la cartellonistica dell’allora “Robbiano”. S’era reso conto che il concessionario Fiat Giuseppe Celoria avrebbe potuto assumere le redini della società e l’aveva convinto, regalando ai tifosi dieci anni di passione con una indimenticabile promozione in serie C nel 1984.
Nel suo lavoro di agente di commercio era semplicemente “straordinario”, come ricordano commossi due grandi amici come Nando Lombardi e Tony Bisceglia, con lui all’Ascom. Carboni era una persona gentile, garbata e di grande intelligenza. Mancherà a Vercelli, alla Pro.
Edm
