2019 da record per investimenti green, aziende italiane sempre più sostenibili

La sensibilizzazione sulle problematiche legate all’ambiente ha spinto molte aziende italiane al cambiamento: 432mila imprese hanno investito in prodotti e tecnologie green negli ultimi cinque anni, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, risparmiando energia e contenendo le emissioni di CO2. Di queste, circa 1 su 5 (21,5%) ha fatto degli investimenti in questa direzione nel 2019, un valore record e superiore di 7,2 punti rispetto al 2011.

L’Italia, inoltre, è il settimo Paese per investimenti sulle energie rinnovabili nell’ultimo decennio, e non è un caso se le opzioni energetiche eco-friendly hanno registrato un boom in questo periodo: sono infatti sempre più numerosi i cittadini che si rivolgono a fornitori di energia elettrica green che propongono soluzioni ad hoc per le aziende, dando il loro prezioso contributo in quest’ottica. A dimostrazione di ciò, prendendo in considerazione la diffusione del fotovoltaico, ad esempio, se nel 2009 gli impianti erano 71mila (per una potenza complessiva di poco più di 1.000 MW) oggi si arriva addirittura a 820mila, con una potenza che supera i 20.000 MW.

Gli step indispensabili per rendere ecologica un’azienda

Il ritratto di una azienda moderna non può che essere all’insegna della sostenibilità ambientale. Se è vero che molti interventi richiedono un investimento importante, bisogna anche dire che ce ne sono numerosi a basso costo che consentono un risparmio sia nel breve che nel lungo termine.

Per rendere l’attività più green basta seguire alcuni accorgimenti necessari, che risultano assolutamente vantaggiosi per la stessa impresa: l’adozione di soluzioni digitali come la tecnologia cloud, riducendo sensibilmente il consumo di carta (in Italia sono ben 11 milioni le tonnellate utilizzate in un solo anno); l’introduzione della raccolta differenziata anche in ufficio, assicurandosi di avere a disposizione cestini per la plastica, la carta, il vetro e i rifiuti speciali (come toner e pile); infine, la sensibilizzazione del personale di ogni livello riguardo al riciclo dei materiali e all’ottimizzazione dei consumi. Si tratta di passaggi che richiedono del tempo per essere integrati nella quotidianità aziendale e risultare dunque davvero efficaci, ma che offrono dei vantaggi concreti sia in termini economici sia per quanto riguarda la brand reputation.

Smart working ed ecosostenibilità ambientale

L’introduzione di un piano regolato di smart working per le imprese è uno degli obiettivi cardine da raggiungere per un mondo che sia davvero ecologico, contrastando le emissioni di CO2. Ogni giorno circa 19 milioni di persone si spostano per raggiungere il posto di lavoro e gran parte di questi trasferimenti viene effettuata con mezzi privati (automobili in primis).

Ridurre gli spostamenti per recarsi a lavoro ogni giorno sarebbe dunque indubbiamente una buona abitudine utile per ridurre l’inquinamento. I vantaggi dello smart working emergono da un’indagine di Enea, svolta con l’ausilio di un questionario online: lavorare da casa, oltre a preservare l’ambiente, migliora anche le performance e, di conseguenza, la redditività aziendale. Inoltre, abbassare il livello di inquinamento (in particolar modo quello urbano) risulta oggi indispensabile per l’Italia, deferita alla Corte di Giustizia Europea per il ripetuto mancato rispetto dei valori limite del biossido di azoto (NO2).

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here