Il Comune è al corrente che lo “Zoe café e bistrot” del parco Kennedy ha chiuso ormai dal lockdown del 2020 (e cioè da quasi un anno e mezzo)? E intende fare qualcosa visto che è stata proprio l’amministrazione comunale, nel 2018 (amministrazione Forte) ad assegnare l’appalto per la ristrutturazione della vecchia e ormai decrepita “Baracchin-a” alla Cooperativa Zoe affinché poi gestisse il locale?
E’ la domanda che si stavano facendo in tanti a Vercelli. Ma ora a farla, ufficialmente, al Comune, è un’interrogazione presentata al sindaco dal gruppo consiliare di opposizione “Voltiamo Pagina”.
Nell’interrogazione, firmata dai tre consiglieri Paolo Campominosi (capogruppo), Roberto Scheda e Andrea Conte, si ricorda come “il motivo fondante e qualificante per cui la pubblica amministrazione concedente pervenne alla determinazione di affidare il proprio bene fosse stato quello di dare un servizio alla popolazione pervenendo al soddisfacimento di molteplici esigenze: presidio dell’area anche per motivi di prevenzione; servizio ai pendolari; servizio alle facoltà universitarie ospitate nello stabile ex Istituto San Giuseppe; servizio ai giovani che, soprattutto, ma non esclusivamente, nella stagione primaverile/estiva, possono dare vita a forme di intrattenimento musicale, in un ambiente particolarmente gradevole e tradizionalmente vocato a questi scopi”.
Ma tutto ciò si è di colpo interrotto all’inizio del lockdown, con una comunicazione data via Facebook dal gestore, che ha scritto sulla Pagina di Zoe café e bistrot: “Per preservare il personale e la nostra clientela Zoe chiude fino a nuove disposizioni”. Era il 9 marzo 2020. Poi però non ha più riaperto. E Voltiamo Pagina chiede, nell’interrogazione, “se tale assenza del servizio possa configurarsi come inadempienza contrattuale” e che cosa intenda fare il Comune “per ripristinare il servizio al poiù presto, anche in previsione della ripresa delle attività scolastiche”. Anche perché, aggiungiamo noi, si trattava davvero di un eccellente servizio, fornito in una struttura molto bella.
Voltiamo Pagina non conosce le ragioni della chiusura? Neppure noi possiamo aver certezze. Forse la TREMENDA crisi economica che attanaglia da un paio d’anni un numero enorme di italiani potrebbe aver colpito anche il bilancio di questo chiosco !?
(visto che aveva come punti di forza .. “presidio dell’area anche per motivi di prevenzione; servizio ai pendolari; servizio alle facoltà universitarie ospitate nello stabile ex Istituto San Giuseppe; servizio ai giovani che, soprattutto, ma non esclusivamente, nella stagione primaverile/estiva, possono dare vita a forme di intrattenimento musicale, in un ambiente particolarmente gradevole e tradizionalmente vocato a questi scopi … ” .. pare possibilissimo ..) ..
.. qualcuno immagina l’avvicinarsi del momento della ripresa?? .. la inevitabile ed “attuale” risposta degli esercenti pare esser stata “voltiamo pagina e .. Mettiamoci una pietra sopra”
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Necessaria l’interrogazione. Io, fossi il indaco, affiderei il problema (solo questo) ai vecchi componenti dell’amministrazione-Forte .. che si è rivelata non tanto forte nel redigere i punti salienti dell’impegno dell’aggiudicatario e .. neppure nel prevedere il futuro! Ma tutto ciò si può ben pretendere dall’opposizione-sagace-attuale alla maggioranza-inconcludente-attuale!!