Viotti Festival, sabato sera arriva un grandissimo flautista: Alberto Navarra

Viotti Festival del Bicentenario, dopo un grande violista (Timothy Ridout), domani sera, sabato, tocca ad un grande e giovane flautista: c’è dunque molta curiosità per l’evento che avrà per protagonista un veronprodigio del panorama flautistico internazionale, ovvero Alberto Navarra. Accompagnato per l’occasione dal Camerata Ducale Ensemble, quartetto d’archi composto da Paolo Chiesa e Giacomo Lucato ai violini, Lorenzo Lombardo alla viola e dal vercellese Giorgio Lucchini al violoncello, Navarra proporrà al pubblico del Viotti Festival un concerto di rara brillantezza, in perfetta coerenza con la statura artistica di un interprete – tra l’altro, piemontese, essendo di Mondovì  — poco più che ventenne il quale, dopo premi internazionali quali il Severino Gazzelloni e il Carl Nielsen, è già stato capace di entrare nell’orbita dei prestigiosissimi Berliner Philharmoniker.

In coerenza con lo spirito di questa stagione incentrata sul bicentenario viottiano, anche il concerto di Navarra comprende una pagina firmata da Viotti. Il programma infatti si aprirà nel segno del compositore vercellese, con il raffinato ed elegante Quartetto W 2.18, opera del periodo londinese dedicata a un caro amico di Viotti, il flautista – e, guarda caso, anche violinista – Philip Cipriani Potter, membro della Philharmonic Society fondata dallo stesso Viotti.

E a proposito di grande musica, è naturale dedicare spazio a Mozart, del quale Navarra proporrà il Quartetto per flauto e archi n. 1 KV 285.

Con un salto di quasi 250 anni, Navarra passerà quindi alla Petite suite, fascinosa opera firmata nel 2016 dal bavarese Widmann. Composta in memoria del flautista svizzero Nicolet da poco scomparso, andò in scena per la prima volta a Friburgo nell’interpretazione di Emmanuel Pahud, allievo di Nicolet e oggi tra i mentori proprio di Alberto Navarra.

Degna conclusione della serata sarà il Quartetto per archi n. 12 op. 96 “Americano” di Dvoràk. Composto nel 1893 in terra straniera, ossia negli Stati Uniti, riesce a superare le distanze geografiche esprimendo il viscerale amore di Dvoràk per la sua patria: è infatti una pagina fresca e vivace molto legata al folklore boemo, all’anima popolare di un mondo che in quel momento gli appariva così lontano.

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3 Commenti

  1. Alberto Navarra, qui in un turbinoso pezzo
    di uno dei figlii di Bach (il più famoso)
    influenzato e influnzatore da/di tanti musicisti
    di primordine di quei .. secoli ..
    .. oggi metterebbe i crisi anche l’AI
    (vorrei vedere che ne pensa!):
    ..
    Carl Philipp Emanuel Bach – Flute Concerto in D minor Wq. 22, 3rd mov – Alberto Navarra
    https://www.youtube.com/watch?v=WSzpVs_oEMI

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