È finita con una raffica di multe e anche tre denunce quella che era una festa di compleanno a Crescentino, ovviamente non conforme alle imposizioni anti covid, con i protagonisti che sono stati individuati dai carabinieri chiamati dai vicini di casa che si lamentavano per quello che stava avvenendo in un appartamento (situato in un condominio nel centro della cittadina).
Come detto, nonostante l’obbligo di utilizzo di mascherina, sono state identificate e contravvenzionate 8 persone. Sette di queste sono giovani di Crescentino ed una è il titolare di una ditta di Borgo Vercelli.
Tutto è accaduto l’altro giorno. I vicini si lamentavano perché in un appartamento c’era in atto una festa di compleanno molto chiassosa. Venivano così chiamati i carabinieri che, giunti sul posto, si sono accorti che all’interno della casa erano presenti diverse persone molto alterate tant’è che rifiutavano di consegnare i documenti per la loro identificazione. I carabinieri hanno così richiesto il supporto di altre due pattuglie. Tre fratelli, proprietari di casa, rifiutavano di farsi identificare dai militari tant’è che al termine dell’intervento sono stati deferiti per la violazione dell’art. 651 C.P. (rifiuto di fornire le proprie generalità a P.U.). Tutti e sette i presenti sono stati altresì contravvenzionati per non aver rispettato le norme sul contenimento dell’epidemia da Covid 19 e divieto di assembramento (max 6 persone e con la mascherina).
Anche a Borgo Vercelli, c’è stata una multa a una ditta controllata per verificare il rispetto delle prescrizioni anti covid a tutela delle maestranze. Una pattuglia della locale stazione dei Carabinieri procedeva al controllo di una ditta del posto, accertando che non era stato costituito il comitato aziendale per l’attuazione del protocollo delle misure di contenimento del covid-19 né era stato nominato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Sembra giusto censurare chi non rispetta le norme (chiamarle leggi è improprio e forse sono anche leggi-incostituzionali) .. siamo nella scia (non tanto distanti) da quest’altra recente new successiva ad una “applicazione delle norme” il cui “successo” può esser diametralmente valutato a seconda della sensibilità democratica e/o più o meno libertaria del lettore (e della dose soggettiva di paura di morire dalla quale siamo soggettivamente assaliti ogni qualvolta si parla del famigerato 19’covid):
” C’è un altro eroe nella guerra contro il Covid. Paolo Becchi gli erige un monumento alla memoria. Scrive: «L’episodio – riportato dalle cronache – di un nonno residente nel comune di Savona che, non potendo più giocare col suo nipotino, ha preferito uccidersi, in fondo è quello di un uomo che ha vinto la battaglia contro il virus “.
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