E’ stata particolarmente laboriosa e complicata la riapertura di via Carducci questa mattina, giorno di mercato, tra l’altro, dopo la caduta di una parte consistente di copertura catramata di un tetto, sabato, durante il furioso nubifragio che ha sconvolto la città.
Edisu, l’Ente di diritto allo studio, proprietario dell’edificio da cui si era parzialmente staccato il tetto, finendo sulla strada – immediatamente chiusa al traffico – è stato di parola e già nella prima mattinata aveva incominciato a sgombrare la strada, terminando i lavori verso le 9,30. A quel punto però non è stato possibile riaprire subito perché il Consorzio della Baraggia, proprietario di Palazzo Pasta, aveva avvisato che all’angolo tra via Carducci e via Duomo c’erano tegole che rischiavano di staccarsi: il Consorzio aveva cercato di farle rimuovere già nei giorni scorsi, ma non c’erano imprese disponibili.
Così, per poter riaprire la via, sono stati chiamati i Vigili del fuoco, che sono arrivati in pochi minuti, dopo la richiesta di intervento del vice commissario Leonardo Albergoni dei vigili urbani. E mentre i Vigili del fuoco hanno incominciato ad operare sul tetto di Palazzo Pasta, ci si è accorti di cavi dell’energia elettrica che potevano rappresentare un ulteriore pericolo perché il vento aveva spostato i tiranti che li sostenevano sempre in via Carducci.
A quel punto è arrivata anche Asm, mente i Vigili del fuoco stavano togliendo altre tegole pericolanti in via Duomo, sempre da Palazzo Pasta. Nel frattempo, non essendo stato elaborato un piano del traffico d’emergenza, alternativo, ed essendo via Gioberti occupata dai banchi del mercato, molti automobilisti non sono riusciti ad entrare in via Duomo, e di conseguenza a percorrere le vie perpendicolari e via Verdi, con tutte le inevitabili proteste che potrete immaginare. I vigili urbani hanno risolto qualche situazione delicata, sotto il loro controllo. Poi finalmente, avuto il consenso dai Vigili del fuoco, Albergoni ha dato il via libera alla riapertura della via avvenuto alle 12,32.
Non è escluso che nelle prossime ore sia Asm sia i Vigili del fuoco intervengano di nuovo per sistemare tutto alla perfezione, ma in quel caso almeno via Gioberti sarà già percorribile e i problemi molto contenuti.
Edm
Altre immagini della mattinata tra le vie Carducci e Duomo
Diciamoci la verità:
aprire via Carducci
in presenza di
un simile stato di cose
è stato un record:
12.32 reggerà per parecchi anni
più del record dei 100mt. piani.
Poi, si sa, gi automobilisti
(noi automobilisti) ..
finchè stiam sul marciapiedi
a chiacchierare
ci comportiamo pacatamente
ma
una volta saliti in auto
.. vuoi perché non sappiamo guidare
.. vuoi perché ci sentiamo
improvisamente
galluti e potenti
come Zelensky vittorioso
nel Dombas
.. cominciamo a sbraitare ..
..
trovandoci a casa del Carducci
e in presenza del cambiamento climatico
mediatico e visivamente televisivo
non possiamo dire che
la tempesta sia passata
e s’odano augelli far festa
ma per lo meno, con maggior
appropriatezza
che ormai:
..
La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
San Martino (Carducci)
Ad apparente, parziale rettifica .. poco fa c’è stato un ..
..
Colpo di scena! Ora Zelensky vuol trattare
https://youtu.be/YZb-6nVk37o?si=qykHGn37GDSW7BeF
Finalmente,si spera, si è risolto il problema.
C’è da augurarsi che se la via interessata ai danni debba ancora essere chiusa,da Palazzo pensino a destinare dei posti auto alternativi,soprattutto per noi residenti ZTL,che viviamo con incubi quasi quotidiani per cercare,e trovare ,un posto auto dove poter parcheggiare le nostre auto:posti auto richiesti più volte a questa Amministrazione,ma che fino ad oggi non hanno ancora ottemperato alle nostre semplici,ripeto semplici,richieste,peraltro a zero costi.
Grazie.